Savona. Mentre resta ancora da fissare la data per l’udienza del Riesame, è stata invece comunicata ai legali di Pietro Fotia, gli avvocati Emi Roseo e Carlo Biondi, la data dell’interrogatorio per il loro assistito. L’imprenditore, arrestato nell’ambito dell’operazione “Dumper” e che insieme ai fratelli è titolare della Scavo-ter, ha ricevuto un nuovo “invito a comparire” e verrà sentito dal pubblico ministero Ubaldo Pelosi il primo giugno, mercoledì prossimo.
Pietro Fotia, che attualmente è detenuto nel carcere genovese di Marassi, deve rispondere delle accuse di corruzione, dichiarazioni fiscali fraudolente e falsità in atti pubblici in concorso. A differenza di Roberto Drocchi, il funzionario comunale di Vado Ligure ed ex presidente del Riviera Vado Basket, che fin dal primo interrogatorio ha risposto alle domande dei magistrati, finora, Fotia, che è considerato dagli inquirenti il “dominus” del giro di corruzione, falsità in atti pubblici e riciclaggio, si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere.
In attesa della decisione del Tribunale del Riesame, che dovrà pronunciarsi sull’impugnazione dell’ordinanza dei legali dell’imprenditore, Fotia avrà la possibilità di chiarire la sua posizione davanti al pm, anche sulla base delle dichiarazioni di Drocchi. L’ex presidente del Riviera Basket ha ricostruito i rapporti con gli altri soggetti destinatari dei provvedimenti cautelari, tra cui anche Pietro Fotia, con cui avrebbe avuto il canale preferenziale nell’affidamento degli appalti.









