Via alla Settimana della Liguria in Ecuador: Vesco e Costa non partono

Ecuador

[thumb:14999:l]Regione. Ha preso il via la “Settimana della Liguria in Ecuador”, dedicata agli emigrati e discendenti liguri che vivono nel Paese Sudamericano. La manifestazione, battezzata “Canti, profumi, sapori della Liguria e dell’Ecuador” è una iniziativa segnata e suggerita dalla Consulta Regionale dell’Emigrazione che raggruppa una cinquantina di associazioni di Liguri nel mondo e fa parte del piano annuale dell’Emigrazione approvato, un mese fa, all’unanimità e in modo “bipartisan” dal Consiglio regionale della Liguria. La settimana ligure in Ecuador, come le altre che si sono svolte in passato e in altri paesi, alternerà incontri a eventi dedicati alla comunità ligure, in Ecuador guidata dal presidente Luigi Passano.

La Regione Liguria porta in Ecuador i piatti della tradizione enogastronomica ligure con lo staff del ristorante Manuelina di Recco (Gloria Carbone e gli chef Marco Pernati e Antonella Marino) e la gara di pesto a cura dell’associazione Palatifini, con Sara Di Paolo e Mauro Canepa e, Roberto Panizza organizzatori del Campionato del Mondo dedicato alla famosa salsa ligure che si svolge ogni anno a Genova. In partenza per l’Ecuador anche un gruppo di musicisti liguri, con il cantautore genovese Max Manfredi, Targa Tenco 2009, il chitarrista Armando Corsi, la cantante Antonella Serà con Gianluca Origine alla chitarra e la flautista Daniela Piras.

“In fase organizzativa della Settimana dei liguri in Ecuador – spiega l’assessore regionale all’emigrazione Enrico Vesco – ci era stata richiesta anche una presenza istituzionale della Regione Liguria, personalmente avevo dato la mia disponibilità, ma la concomitanza con la complessa definizione del bilancio regionale e i problemi legati al lavoro e al mondo dei trasporti con l’annunciato sciopero, venerdì, dei lavoratori Amt, me lo hanno impedito. Un insieme di circostanze avverse che credo abbiano creato problemi anche al collega vicepresidente Massimiliano Costa. Ciò non toglie che si possano rimandare gli impegni strettamente istituzionali a un’altra occasione. Quel che conta è essere vicini alla comunità ligure dell’Ecquador, come ci era stato chiesto dai nostri corregionali che vivono in quel Paese”.