Come sarà

Ata, pronta la delibera per la vendita del 49%. L’assessore Montaldo: “Nuovo contratto di servizio per maggiore efficienza”

Gara pubblica e nuova società, affidamento del servizio e nuove modalità opertative

Savona. Potrebbe andare in giunta già la prossima settimana lo schema di delibera per la vendita ai privati del 49% delle quote di Ata Spa, la partecipata di Palazzo Sisto uscita da un complicato concordato in Tribunale e che ora dovrà rivedere il suo nuovo assetto anche alla luce del piano provinciale dei rifiuti, con la città della Torretta che farà ambito territoriale a se stante rispetto agli altri comuni del savonese.

Dunque l’amministrazione comunale vuole accelerare sull’iter amministrativo che di fatto lancerà la costituzione di una New.Co: dopo l’approvazione della delibera in giunta comunale e l’ok dal Consiglio comunale si dovrà procedere alla gara di appalto. Attenzione, in gergo tecnico si tratta di un bando a doppio oggetto, vale a dire che oltre all’individuazione del socio privato è prevista anche la modalità di affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti che dovrebbe indirizzarsi per un house providing, linea che dovrà essere avanzata dal medesimo soggetto vincitore.

La nuova New.Co avrà un Cda snello composto da tre persone, con l’amministratore delegato nominato dal socio privato in entrata.

“Entro la prossima primavera auspichiamo di concludere positivamente la non semplice pratica” afferma l’assessore Silvano Montaldo, al lavoro da tempo sulla questione di Ata e dei rifiuti. “Oltre alla gara e alle modalità di affidamento gestionale, stiamo operando anche sul nuovo contratto di servizio, essenziale per definire l’operatività della raccolta nelle diverse zone cittadine” aggiunge lo stesso Montaldo.

“Di fatto avremo un socio gestore e un socio operativo, con l’obiettivo di rendere il servizio più efficiente in relazione alle disponibilità economiche e finanziarie e secondo gli obiettivi dello stesso piano d’ambito” spiega ancora l’assessore savonese.

“In queste ultime settimane non sono mancate riunioni e incontri per definire gli indirizzi più ottimali che possano migliorare il servizio: serve il giusto equilibrio sulla base del bilanciamento dei costi, tuttavia la soluzione mista è quella più funzionale per Savona, nella quale il porta a porta avrà sicuramente una quota maggioritaria nel sistema di raccolta e gestione dei rifiuti” conclude Montaldo.

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