Varazze. “Abbiamo vinto nella continuità, perché abbiamo lavorato bene e tanto, siamo una grande squadra con tante persone intorno che ci vogliono bene e ci hanno sostenuto dandoci una grande spinta per arrivare a questo risultato importantissimo, non solo per noi, ma per tutta la città. La continuità va premiata sempre e ne abbiamo la dimostrazione”.
È così che Luigi Pierfederici, eletto nuovo primo cittadino di Varazze e già vicesindaco reggente della precedente amministrazione Bozzano, commenta la sua vittoria a queste amministrative.
Due i punti chiave della campagna elettorale: oltre alla continuità, anche la parola “progetto”, perché – come spiega – “si deve continuare nell’innovazione e nel rinnovamento. Questo siamo noi, questo è Essere Varazze e il nostro lavoro non si ferma con la vittoria di queste elezioni, ma nei prossimi 5 anni metteremo le basi per proseguire oltre questo mandato che inizieremo adesso”.
Un successo arrivato sul rivale Antonio Ghigliazza, grazie al 64,29% di voti. “Abbiamo vinto in ogni seggio, come accaduto nelle ultime elezioni – sottolinea Pierfederici – abbiamo preso lo stesso numero di voti della scorsa volta quindi vuol dire che la città continua a seguirci con la stessa voglia ed energia, che il nostro progetto piace. I numeri ora andranno analizzati bene, ma sicuramente sono soddisfacenti per tutti noi. Abbiamo visto che per fare una grande maggioranza non bisogna unire delle minoranza, ma continuare a lavorare per crescere e far crescere un gruppo”.
Ultima battuta del neo eletto è sull’allerta meteo, che oggi ha causato danni in diverse località del savonese. “Oggi eravamo a lavorare per la città e non per la campagna elettorale. Per fortuna Varazze non ha nessun tipo di situazione da attenzionare, ma sicuramente l’attenzione non deve calare perché fino a domani mattina l’allerta rossa incombe”, conclude il sindaco.
Dal canto suo, Antonio Ghigliazza augura “buon lavoro a Luigi Pierfederici e alla sua giunta. Riconosco la sconfitta. La nostra sarà una minoranza costruttiva sulle cose condivise e di avversione su quelle non condivise”.