Albenga. Una lite, nata con ogni probabilità per futili motivi, ha rischiato di finire nel peggiore dei modi: dalle parole alle mani, fino al lancio di oggetti (“un sasso” stando al racconto di uno dei due contendenti). È successo nel pomeriggio di ieri, nella centralissima piazza del Popolo ad Albenga, sotto l’occhio attonito dei presenti e con un bello spavento per commercianti e negozianti della zona.
Protagonisti dell’accaduto, avvenuto in pieno giorno, intorno alle 16, due cittadini extracomunitari, uno dei quali, sanguinante per via di una ferita alla testa, si è rifugiato all’interno del tabaccaio di via Genova, vicino alla piazza.
Questo il racconto di Simone, uno dei titolari dell’attività, presente al momento dell’accaduto: “Abbiamo subito una vera e propria ‘invasione’ nel nostro negozio da parte di un cittadino straniero, in fuga da un connazionale che lo stava inseguendo. Quando è entrato, era ferito e sanguinante alla testa e ha pensato bene di chiudersi dentro il nostro negozio. Si è attaccato alla porta gridando ‘Quello mi ammazza’. Una scena raccapricciante”.
“Ho avuto tanta paura, – ha aggiunto la madre del tabaccaio che, a sua volta, ha assistito alla scena. – Questo individuo è entrato come una furia e poi ha chiuso la porta. Ci siamo trovati di fronte ad una persona sanguinante, non sapendo che tipo di reazione potesse avere. Meno male che, sul posto, sono arrivate le forze dell’ordine, l’ambulanza e i vigili del fuoco. Ma è stato un vero e proprio pomeriggio di paura quello che abbiamo vissuto ieri”.
E ancora le parole dell’edicolante di piazza del Popolo: “Ho visto una persona scappare inseguita da un’altra persona. Uno ha fatto un gesto con la mano destra per colpire l’altro, ma non ho visto se stringesse qualcosa o meno. Poi il giovane inseguito si è infilato dentro il tabaccaio. Non deve essere stato ferito in modo serio perché mi hanno riferito che, nemmeno un’ora dopo, è tornato nuovamente nei giardini di piazza del Popolo”.
La lite è una tipologia di reato per cui si può procedere solo con querela di parte se le lesioni sono inferiori ai 40 giorni. Ma nessuna denuncia è stata presentata ai carabinieri, intervenuti sul posto nell’immediatezza dei fatti, né sono stati presentati referti medici, pertanto non sono in corso indagini sull’accaduto.



