Liguria. E’ ancora solo un annuncio senza un’indicazione temporale vicina ma la volontà è chiara: il governo vuole ridurre l’evasione fiscale e una delle strade per farlo è limitare la circolazione del denaro contante. Campo libero quindi all’uso dei pagamenti elettronici e gli esercenti che non si metteranno al passo coi tempi potranno essere sanzionati.
“Non si accettano pagamenti con bancomat e carte”. “Pos fuori uso”. “No bancomat sotto i 5 o 10 euro”. Sono i classici cartelli affissi alle casse o ai muri dei negozi che potranno essere oggetto di “sanzione amministrativa effettiva”. Tanto più che sia a livello di commissioni sia per l’installazione dei più moderni sistemi Pos, anche digitali, le spese sono ridotte al minimo ormai da tempo.
Nei piani del governo – e in particolare nella road map delle riforme legate al Recovery plan – la “propensione all’evasione” di tutte le imposte (tranne accise e Imu) nel 2024 “deve essere inferiore” del 15% rispetto al 2019. Contro l’evasione si prevedono “incentivi mirati ai consumatori” e una spinta al digitale per portare a 2,3 milioni le dichiarazioni Iva precompilate entro giugno 2023 e a un +40% le “lettere di conformità” entro il 2024 (+30% di gettito).
Si punta inoltre a ridurre a 30 giorni (60 giorni per il settore della sanità) i tempi di pagamento della pubblica amministrazione entro fine del 2023. Il governo Conte, per favorire l’utilizzo di bancomat e carte sul fronte soprattutto dei consumatori, aveva lanciato le iniziative del Cash Back, apprezzata da milioni di italiani ma sospesa dal governo Draghi, e della Lotteria degli scontrini, mai diventata di grande successo.