La Carcarese ha ottenuto buone indicazioni dal memorial “Camera”, nel corso del quale i biancorossi di mister Loris Chiarlone hanno affrontato il Savona e l’Altarese. L’allenatore si è detto soddisfatto di quanto ha visto in campo e ha fatto il punto sullo stato di forma della squadra. Per la cronaca, il torneo è stato vinto dal Savona in finale contro il Bragno.
La prima partita, disputata sabato, è stata contro il Savona. Gli striscioni si sono imposti per 1 a 0 grazie alla rete segnata in apertura di partita da Gamba. Loris Chiarlone commenta così la prima amichevole stagionale: “Una bellissima partita. Ci siamo fatti trovare un po’ impreparato sul corner che li ha portati al goal. Sono contento di come la squadra ha interpretato la partita. Abbiamo messo in mostra buone trame contro una squadra ottima, anche tenuto conto che per noi era la prima amichevole. Ai punti, credo che abbiamo avuto qualche palla goal in più. Normale in questa fase arrivare con poca freschezza al momento della conclusione”.
Ieri, è arrivata la vittoria contro l’Altarese grazie al goal di Ferrotti: “C’è stato un leggere calo. Non è facile giocare due partite in due giorni. Abbiamo incontrato una formazione agguerrita, che ha interpretato la gara con la grinta dei derby. La nota positiva è stata la capacità di soffrire e tenere botta nelle fasi di partita durante le quali gli avversari hanno preso il sopravvento. La nota più lieta della giornata è stato il ritorno in campo di Spozio, dopo il terribile infortunio al tendine d’Achille patito lo scorso anno. In generale, archivio il fine settimana appena trascorso come un weekend positivo, nel quale nessuno si è fatto male”.
Come si sta preparando la Carcarese dal punto di vista tattico? “Rispetto allo scorso anno abbiamo aggiunto una soluzione. A ottobre ci disponevamo con la difesa a tre, quest’anno stiamo provando la linea a quattro. Vogliamo avere più soluzioni da poter alternare a seconda della partita e seconda della fase di gioco. L’obiettivo è valorizzare al massimo la qualità del centrocampo”.
Insieme a Chiarlone, c’è anche quest’anno mister Ilario Genta: “Il rapporto con lui, nonostante la differenza di età, è ottimo. Ci confrontiamo continuamente. Il mio compito è quello di guidare la squadra e di imparare, la presenza Genta mi dà l’opportunità di fare le due cose allo stesso tempo”.
Laureato in Scienza Motorie, Chiarlone si occupa in prima persona anche della preparazione atletica, fase più che mai cruciale dopo uno stop così lungo e inedito: “Ho cercato di eliminare la fase a secco. Svolgiamo circa il cinque per cento della seduta senza palla, facendo qualche variazione di ritmo. Sono sempre più convinto che prepararsi col pallone faccia la differenza. I ragazzi si divertono senza rendersene conto. Oltre al fattore fisico, si possono allenare gli aspetti tattici e tecnici all’interno di un unico gioco. Essendo un anno che il pallone non viene utilizzato, bisogna riacquistare la sensibilità del piede e i movimenti specifici che implicano la gestione dello stesso. In sostanza, puntiamo a integrare tattica, tecnica e condizione atletica, il tutto in sedute di circa un’ora e quaranta, più o meno il tempo di una partita”.
