Cerimonia

A Varazze il Covid non ferma le celebrazioni per il beato Jacopo da Varagine

Presentata la tela restaurata sul frate domenicano

jacopo da varagine

Anche quest’anno Varazze ha fatto memoria del suo Compatrono, il beato Jacopo da Varagine, in forma contenuta e nel rispetto delle regole di comportamento per contenere il diffondersi della pandemia e delle sue varianti, limitandosi a una serie di celebrazioni religiose nelle chiese cittadine e delle frazioni.

A conclusione dei festeggiamenti iniziati la scorsa settimana nella chiesa della Natività di Maria Santissima, in frazione di Casanova, località che la tradizione affida quale luogo natio e di provenienza della famiglia dell’illustre frate domenicano, nella parrocchia collegiata di Sant’Ambrogio, il parroco don Claudio Doglio ha celebrato la santa Messa, animata dal coro polifonico Beato Jacopo da Varagine, alla presenza del vice sindaco Luigi Pierfederici e dell’assessore alla Cultura Mariangela Calcagno in rappresentanza dell’amministrazione comunale.

E dopo la santa Messa è stata presentata ufficialmente la tela di Santino Tagliafichi (1756-1829), raffigurante il beato Jacopo da Varagine, autore della Legenda Aurea, recentemente restaurata.

Il quadro, dipinto nel 1818, era stato commissionato al pittore dalla cittadinanza di Varazze, in segno di devozione al Beato, un autentico capolavoro di pietà e sapienza, che per secoli ha fornito soggetti ai pittori. La scena dipinta nella pala, rappresenta proprio il Santo Vescovo che si pone, solennemente, come pacificatore delle famiglie genovesi dei Rampini (guelfi) e dei Mascherati (ghibellini), in perenne lotta tra di loro, i quali gettate le armi si abbracciano fraternamente.

Il restauro, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e dal parroco di Sant’Ambrogio, don Claudio Doglio, è stato reso necessario per rimuovere la patina del tempo che ne aveva oscurato l’originario splendore.

(foto da ponentevarazzino.com)