Savona. “Restituire ai cittadini il bene pubblico della vecchia piscina del prolungamento è possibile e oggi siamo qui per chiederlo a gran voce. Vogliamo realizzare un progetto partecipativo che porti alla cogestione del bene e lo renda un centro polifunzionale pensato insieme con i giovani e gestito da giovani”. A dirlo è l’esponente del PD savonese Luca Burlando.
“In queste settimane oltre 500 savonesi, la stragrande dei quali maggioranza giovani, hanno sottoscritto la nostra proposta di restituire l’impianto abbandonato alle nuove generazioni – aggiunge Burlando -. La risposta dell’amministrazione comunale, a firma dell’assessore Scaramuzza, è stata sprezzante. Quasi come se la voce di oltre 500 ragazze e ragazzi non meritasse nemmeno il tempo di una risposta nel merito”.
“Per questo motivo oggi abbiamo voluto essere qui ad accendere un riflettore sullo stato di abbandono dell’impianto – continua Burlando -. Abbiamo radunato un gruppo simbolico che, nel rispetto di tutte le normative anti-assembramento, vuole rappresentare tutti i firmatari manifestando davanti alle recinzioni della piscina. Chiediamo formalmente un confronto con l’amministrazione e con tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, le tematiche generazionali devono tornare ad essere una priorità dell’agenda politica della città di Savona”.
“Speriamo che questa richiesta portata avanti da tantissime ragazze e ragazzi savonesi non riceva l’ennesima porta in faccia da questa amministrazione. Noi non abbiamo intenzione di fermarci, continueremo a lavorare, continueremo a farci sentire. La restituzione alla città di questo bene pubblico abbandonato è possibile, basta volerlo” conclude Burlando.





