Protesta

Vaccinazioni Covid, operatori sanitari ancora senza indennità: “Pronti alla mobilitazione”

Fp Cgil e Fp Cisl all'attacco della Regione per i mancanti riconoscimenti economici

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Liguria. “A questo punto, è una questione di rispetto! I lavoratori della sanità hanno il diritto di non sentirsi presi in giro da una amministrazione pubblica che continua a latitare. Latita sotto ogni profilo. Quello fisico, risultando pressoché irreperibili quando vengono cercati su temi emergenziali. Sotto quello istituzionale, quando lasciano alla volontà degli operatori sanitari le scelte più spinose, lavandosene le mani. E via via sotto tutti gli altri, sino a giungere a quello etico, a cui dovrebbero far riferimento per ruolo istituzionale, quando si avventurano in proclami e promesse, che puntualmente disattendono”.

Così Fp Cgil e Fp Cisl sulla situazione degli operatori sanitari che effettuano i vaccini.

“Ricordiamo che gli stessi operatori sono passati da eroi con le “mutande” in faccia al posto dei DPI, lasciati soli a fronteggiare un nemico inizialmente sconosciuto, il covid-19, ad untori demonizzati da frotte di sproloquianti infettivologi, virologi e tuttologi onnipresenti in TV, che li hanno accusati di essere responsabili di diversi cluster ospedalieri. Il tutto, nel giro di pochi mesi. Obbligati a vaccinarsi per lavorare, ma a cui si riconosce il rischio infettivologico col bilancino. Supportati da parole altisonanti, ma da pochi fatti”.

“Ed oggi, ci risiamo! Da mesi impegnati a vaccinare la cittadinanza, i succitati operatori, non riescono a vedersi riconosciuta in pagamento dalla Regione, la quota economica prevista dal DM “Ristori”. Ore spese in incontri sindacali, con l’impegno da parte delle istituzioni a fornire risposte concrete nel più breve tempo possibile, senza riuscire ad ottenere nulla di quanto a questi dovuto” aggiungono i sindacati di categoria.

“Riassumendo, quindi, la Regione Liguria corrisponde quote economiche chiaramente identificate ai privati che hanno preso in carico parte delle vaccinazioni, e continua a non pagare i dipendenti pubblici che sostengono la campagna vaccinale da una posizione di lavoro dipendente, prestando servizio extra orario”.

“Quanto descritto è assolutamente inaccettabile, e denota una mancanza di rispetto che non è degna di un rapporto di lavoro serio. Mancanza di rispetto nei confronti delle aziende pubbliche che mettono a disposizione il personale per vaccinare, ma soprattutto nei confronti degli ormai più che dileggiati “eroi del Covid”.

“Adesso basta! Pretendiamo il riconoscimento delle indennità dovute – infettivologica, intensiva e sub intensiva – e l’immediato pagamento per l’attività vaccinale in corso. Pretendiamo rispetto per gli operatori sanitari!”

“In mancanza di risposte concrete, non potremo far altro che attivare tutti gli strumenti sindacali necessari” concludono i due sindacati di categoria.

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