“Ben 139 morti di cui 39 bambini e 22 donne a Gaza, 1050 feriti di cui 22 gravi. Altri 101 feriti in Cisgiordania e numerosi feriti nelle città arabe e miste in Israele; 11 morti e 217 feriti israeliani. Questo il bilancio secondo l’ultimo aggiornamento delle nostre fonti mediche che da settimane stanno assistendo i feriti palestinesi”. A farlo sapere è Foad Aodi, presidente Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e Fondatore dell’Unione internazionale Arabi 48.
“Almeno 10 persone, tra cui 2 donne e 8 bambini, tutti membri della stessa famiglia Abu Hatab – racconta – sono stati uccisi la scorsa notte nel campo profughi di Al-Shati nel nord della Striscia dopo l’attacco ad una casa di tre piani da razzi israeliani. Inoltre si contano centinaia di feriti in Cisgiordania e nelle città arabe e miste”.
“Sicuramente un bilancio tragico e in continuo aggiornamento visto il numero alto dei feriti e gravi e in attesa di interventi chirurgici – prosegue Foad Aodi – ma gli ospedali sono al collasso, a Gaza urgono sia il cessate il fuoco che gli aiuti umanitari. Noi ribadiamo la necessità del dialogo e della soluzione politica e diplomatica con due popoli e due stati”.
Per questo Foad Aodi lancia al Governo italiano “un allarme che fino ad ora è rimasto inascoltato: fermate il massacro dei bambini, le donne e civili palestinesi”.