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Confusione & speranze

Aurelia Bis: si accavallano i progetti, ma forse arriva quello definitivo e più utile

Il nuovo tracciato dovrebbe proseguire fino a Vado e servire porto di Savona e piattaforma Maersk

aurelia bis cantieri fermi

Savona. Si accavallano i progetti sull’Aurelia bis, che per il momento resta unicamente residenza privilegiata dei topi. Proviamo comunque a fare un po’ di chiarezza su quale potrebbe essere il futuro di questa disgraziata arteria, tralasciando qualche aspetto per non fare troppa confusione e mettere tanti “se” e “ma”.

CAPITOLO PRIMO

La superstrada è pronta all’80 %, la parte restante è già finanziata ma l’Anas non è proprio un fulmine nell’iter di completamento. L’ultima che abbiamo sentito diceva che l’appalto sarebbe stato pronto “entro l’estate”. A nulla sono valsi gli appelli di IVG, che aveva raccolto il grido di allarme di tanti cittadini, affinché fosse applicata, per fare più in fretta, una procedura commissariale. Sono comunque tutti d’accordo che il progetto originario non serve praticamente a nulla.

CAPITOLO SECONDO

Nel suo recente tour savonese, l’assessore regionale Giampedrone ha annunciato importanti modifiche al progetto dell’Aurelia bis, le principali delle quali dovrebbero essere una migliore viabilità per i mezzi pesanti all’uscita di Miramare e collegamenti più efficaci per servire il casello autostradale di Albisola.

CAPITOLO TERZO

Si tratta del progetto più completo, utile e definitivo che, in sostanza, dovrebbe prevedere collegamenti con il porto utilizzabili dai mezzi pesanti e, soprattutto, il proseguimento da corso Ricci, dove l’Aurelia bis finisce contro una montagna, verso il casello autostradale e il porto di Vado, in modo da servire anche il traffico proveniente dalla piattaforma Maersk.

Quest’ultimo “indirizzo di piano” compete a Regione, Provincia e Comuni interessati (Savona, Albisola Superiore, Albissola Mare, Vado e Quiliano), a cui si aggiunge, grazie al DPSS (Documento di pianificazione strategica di sistema), l’Autorità Portuale, che lo porterà in Comitato il 7 maggio.

Il Porto è coinvolto grazie alla legge cosiddetta dell’”ultimo miglio”, che gli consente di intervenire appunto in quest’ambito. Dovrebbe servire un paio d’anni per partire, dipenderà anche dai provvedimenti del governo Draghi.

Insomma, tempi accettabili se fossimo davvero di fronte a un progetto completo, utile e definitivo.

Quello che un po’ stupisce è il silenzio più o meno assoluto della politica, maggioranze varie e opposizioni varie comprese.

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