"ultima chiamata"

Tavolo turismo savonese: “Nuovo piano cantieri primo risultato, ma ora regole diverse per un vero rilancio”

"Vogliamo essere coinvolti nelle decisioni, chiediamo solo di poter lavorare per questa stagione estiva"

Savona. “Ultima chiamata”, un titolo emblematico sulla situazione del turismo savonese colpito in maniera drammatica dalla crisi pandemica. Oggi incontro del TCT – Tavolo di Coordinamento del Turismo –, che riunisce per la prima volta tutte le associazioni di categoria del comparto, nella sede di Confesercenti Savona, alla presenza del presidente provinciale Giancarlo Cerisola.

Alle 15.15 si terrà una videocall con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e alle 18.00 una delegazione incontrerà il Prefetto di Savona.

I temi dell’iniziativa sul rilancio del turismo savonese: infrastrutture e mobilità viaria, ma anche le regole sul piano riaperture e vaccinazioni Covid in ambiente turistico.

Un primo risultato è arrivato con la revisione della programmazione dei cantieri sia sull’Aurelia quanto sulla rete autostradale. “Siamo contenti di questo intervento. Crediamo sia necessaria la sicurezza sulle strade, ma bisogna contemperare le esigenze in campo. In soli cinque giorni ho ricevuto almeno un centinaio di chiamate per la questione viabilità: non si possono aprire le regioni e chiudere le strade… Per questo ringraziamo la Regione per essersi fatta portavoce delle nostre esigenze, ma abbiamo una seconda richiesta che è quella di essere coinvolti nei lavori di programmazione come stakeholders” dichiara Barbara Bugini di Faita Savona.

“Quello di oggi è un grido d’allarme: rappresentiamo la totalità delle imprese del mondo turistico a 360° e soffriamo dall’inizio della pandemia. Le norme anti contagio diventeranno determinanti per le nostre attività lavorative e e riuscire a tenere aperto per tutta l’estate”.

“Abbiamo subito le stesse sofferenze delle attività chiuse. Siamo a un livello di resilienza pari a zero e non possiamo non sommare gli effetti della crisi economica. I primi giorni di maggio saranno un banco di prova in quanto la gente ha voglia di uscire dalle città, ma chiediamo di essere consultati prima di prendere una decisione” conclude.

“Il turismo savonese vuole mandare un messaggio chiaro al mondo dell’amministrazione pubblica: non vogliamo essere trattati in modo banale e semplicistico – aggiunge Angelo Berlangieri, presidente provinciale Upa -. Non è concepibile che un funzionario dell’Anas ci venga a dire che non ci saranno problemi. E’ offensivo sia come imprenditori che come lavoratori in questo comparto. Non è possibile che ci sia sempre qualcosa di altro che viene prima del turismo. Nessuno è pazzo, sappiamo che le infrastrutture e la sicurezza sono importanti ma bisogna contemperare le esigenze. Chiediamo rispetto, un rispetto che ci siamo conquistati sul campo, 14% del PIL e 13% del livello occupazionale, 4 milioni di posti di lavoro e la possibilità di lavorare in maniera competitiva al pari degli altri”.

“Il turismo deve essere parte della tattica amministrativa e siamo pronti al confronto e alla lotta fino all’ultimo perché ne va della vitalità e della vita delle nostre attività. Se c’era un’emergenza vera non avrebbero cambiato i tempi”.

“Le imprese mettono al centro il valore più alto, cioè l’economia e la competitività sul mercato; la politica deve smettere di fare la caccia alla campagna elettorale e porsi obiettivi per il bene comune, se ci fosse questa concezione non saremmo qui” conclude.

E il presidente provinciale di Federalberghi Savona Andrea Valle: “E’ normale che un assessore si muova con gli enti preposti per ricordare che il territorio vive di turismo, ma è il sistema che deve essere modificato e questo è l’inizio di un esempio che vorremmo dare. Noi paghiamo le tasse come se avessimo dei sottomarini nucleari, invece ci mandano a caccia con l’arco e le frecce…”.

Per Marcello Grenna di Terranostra: “E’ assurdo dover affrontare un problema che non dovrebbe manco esistere. Abbiamo passato un inverno neanche così terribile dal punto di vista meteorologico e ora siamo contenti di aver avuto un’unica voce con la quale siamo riusciti ad ottenere la riprogrammazione dei lavori, in una provincia come la nostra, tra l’altro, dove spesso anche un solo incidente blocca la viabilità ordinaria e autostradale”.

E Federica Crotti di Cia – Turismo Verde: “Pensando a una ripartenza vedo altri problemi relativi alla possibilità di lavorare solo all’aperto. Gli agriturismi sono avvantaggiati, ma quest’anno la primavera si sta mettendo contro e il gazebo non basta. Finché alla domenica mattina una famiglia non viene perché il tempo è brutto si possono affrontare la difficoltà, ma quando si parla di cerimonie, ad esempio, le cose di complicano. La decisione di limitare l’attività all’esterno è una presa in giro e mi auguro che anche a livello regionale si riesca a mettere una pezza”.

“L’anno scorso ci siamo sentiti vittime di un’ingiustizia con una serie di disdette per il caos autostrade, addirittura persone che erano in viaggio e sono tornate indietro a causa dei cantieri – sottolinea Enrico Schiappapietra del Silb – Bagni Marini -. E’ inaccettabile che non ci sia una programmazione intelligente e in una riunione che si svolge programmata nasca improvvisamente una concomitanza di lavori tra Anas e società Autostrade. Non è vero che si possa lavorare sulle nostre strade solo in primavera e estate, in inverno non ci sono stati interventi. Programmiamo ora i lavori e dichiariamo le urgenze da svolgere da settembre in avanti. Non siamo disposti a lavorare per far trovare le attività in sicurezza e nel momento in cui parte con la stagione si chiude l’accessibilità. Non credo che nessuno di noi possa immaginare quello che proponevano al Malpasso d’estate” conclude.

“Siamo in una zona gialla-arancione in quanto ci sono regole ancora restrittive. Senza un dehors è previsto solo l’asporto fino alle 18 di sera. Nella zona gialla di prima era quasi un liberi tutti: ora è una zona gialla rinforzata, nella stagione turistica. Chi non ha spazi esterni è troppo penalizzato” aggiunge Fabrizio Fasciolo, presidente Silb – Locali da ballo.

“Vorrei focalizzarmi sul nostro comitato. E’ una vittoria fare la guerra tutti uniti contro chi ostacola il nostro lavoro. Siamo qui a dire delle cose scontatissime e chiediamo solo di poter svolgere la nostra attività. Questo comitato ce lo invidiano tutte le province e questo è un segnale di maturità delle nostre associazioni” evidenzia Fabrizio Becchi, presidente provinciale Fiaip Savona.

“Ieri ho avuto modo di parlare con i gestori delle linee che collegano da giugno a settembre la riviera con le altre regioni: le notizie di viabilità avevano portato ad una cancellazione della programmazione estiva, quindi dirottare i pullman verso il levante ligure o addirittura Jesolo – dice Wilma Pennino, di Fiavet Savona -. Anche i Flixbus stanno riflettendo sui loro collegamenti. Se continuiamo a sperare che tutti vengano in Liguria in macchina ci suicidiamo, dobbiamo potenziare il trasporto pubblico e altre forme di mobilità turistica”.

“Sappiamo che il turismo non è una categoria individuabile con un solo soggetto, ci sono moltissime realtà e un indotto economico per il territorio. Ci interessa portare una voce comune nelle istituzioni e in quello che riguarda il nostro comparto come attori protagonisti e non passivi. Vogliamo portare proposte e soluzioni” ricorda Laura Forzano di Fima Savona.

Infine l’intervento del sindacato Filcams Cgil: “Sul fronte del rilancio del settore turistico è imprescindibile recuperare un rapporto e un confronto con le organizzazioni sindacali” conclude Cristiano Ghiglia.

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