Varazze. Le dieci in punto. Scocca l’ora del vaccino. In perfetto orario sulla tabella di marcia personale specializzato Asl e volontari, ma soprattutto loro: gli anziani in fila ordinata, pronti per la prima dose di Moderna.
Entrano nelle postazioni vaccinali: ci vuole un minuto per l’iniezione, poi sulle poltroncine, si aspetta poco tempo, e si esce.
Ecco Gerolamo: è il primo vaccinato. Occhi azzurri sopra la mascherina, questo signore che compirà 88 anni a luglio. Pochi secondi e via. Contento. “Il vaccino contro il Covid si deve fare. Lo dica anche lei” mi chiede.
Ormai ci conosciamo perché abbiamo aspettato insieme che lo chiamassero. Quando esce ha lo stesso spirito brillante e la simpatia di quando era in fila: “Sto bene” dice sicuro.
Quasi quattrocento anziani, tra questi anche una centenaria. Qualche goccia d’acqua fuori, ma si aspetta sotto l’ombrello. Le operazioni procedono senza problemi. Il vicesindaco, arriva, nota che tutto funziona ed è soddisfatto. “Saranno vaccinate circa quattrocento persone. Più del cinquanta per cento sono over 80 ma, grazie alla concessione dell’Asl 2, siamo riusciti a includere anche persone ultra sensibili, ultra fragili che hanno necessità sanitarie”.
Luigi Pierfederici parla mentre, in sottofondo, gli operatori chiamano le persone. “Questa è una giornata importante, di grande collaborazione con l’Asl. Aiuta a non gravare su Savona. Serve efficienza e velocità per uscire da questa situazione e per ripartire al più presto”.
Il Comune ha un obiettivo importante da centrare. “Stiamo cercando – ci svela Pierfederici – di garantire un presidio di vaccinazione sul territorio. L’impegno da parte nostra è massimo. Speriamo, nelle prossime settimane di riuscire ad avere risposte positive”. Procede senza problemi la prima somministrazione del vaccino moderna: il richiamo, il prossimo 23 aprile.