Andrea Rocca, noto attaccante in forza attualmente al Finale, reputa senza senso e impraticabile una ripresa dei campionati a fine marzo, come caldeggiato anche dagli esponenti della Federazione.
Il giocatore giallorosso ha esposto il suo punto di vista attraverso un post sul suo profilo social. “Qual è il senso di far riprendere campionati chiaramente falsati dopo cinque/sei mesi di stop?”, l’interrogativo che si pone. Un pensiero maturato riflettendo sulle conseguenze che la pandemia ha avuto su tutti i settori economici e che quindi ha inevitabilmente colpito anche gli addetti ai lavori del calcio locale.
“Ricordiamoci che siamo dilettanti – prosegue Rocca – e che tanti giocatori lavorano o gestiscono attività come bar e ristoranti che sono chiuse da circa un anno. Qualcuno ha caldeggiato la volontà di protestare in caso di mancata ripresa, io credo che sarebbe il caso di manifestare per cose più serie. Non dimentichiamo che giochiamo per passione, che non siamo professionisti e che tutti abbiamo una vita al di fuori e dobbiamo lavorare. Parlare di protocolli e tamponi mi pare assurdo, credo che davvero poche società del torneo di Eccellenza possano permettersi tali costi, forse solo due o tre squadre. Inoltre, per molti ragazzi che lavorano nella stagione estiva risulterebbe problematico prolungare oltremodo l’annata. E giocare ogni tre giorni mi pare infattibile”.
“Non capisco come si possa pensare di tornare a giocare in questo momento – conclude Rocca – quel che ho detto sono cose oggettive così come reputo palese che la cosa giusta da fare sia pensare a come ripartire il prossimo anno. Mi sembra che molta gente viva sulla luna”.
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