Liguria. Esattamente quarant’anni fa, il 2 agosto 1980, nella stazione di Bologna esplose una bomba nella sala d’aspetto che provocò la morte di 85 persone, di cui la metà non avevano nemmeno trent’anni, e altre 200 restano gravemente ferite.
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana ricorda la strage, avvenuta negli anni bui del terrorismo: “Oggi è un giorno di lutto per tutto il paese perché, dopo 40 anni, si rinnova il dolore per la morte di tante donne, uomini, persino bambini, vittime innocenti di un piano assurdo e vigliacco di cui, ancora oggi, purtroppo, si conoscono solo gli autori materiali e non i mandanti”.
Secondo il presidente questa circostanza rende ancora più incomprensibile quel gesto spietato che richiede piena giustizia: “E’ necessario, oggi più che mai l’impegno di tutte le istituzioni, affinché si dipani la nebbia che, purtroppo, ancora avvolge la strage; lo dobbiamo alla memoria delle vittime, ai loro famigliari e ai principi democratici chi ispirano la nostra Costituzione, che rifugge dalla violenza e si ispira al libero confronto delle idee”.
Tra le richieste sempre quella di desecretare gli atti e documenti “top secret” sull’attentato, che potrebbe rivelare anche elementi importanti sulla strage di Ustica avvenuta il 27 giugno 1980, tanti ormai credono in un possibile collegamento tra i due drammatici eventi accaduti a poco di più di un mese di distanza.