Provincia. Via agli orali della maturità anche in provincia di Savona. Un esame profondamente diverso da quello a cui eravamo abituati ma, perlomeno, “in presenza” e non telematico come a lungo si era temuto. Sebbene tra mille restrizioni anticontagio.
Una conclusione molto diversa da come gli studenti avevano immaginato, sognato o temuto per anni. “Sono agitata, spero che vada bene – confida Francesca subito prima di entrare nel Liceo Classico di Savona – studiare ho studiato, confido che basti la preparazione. E’ stato un anno scolastico un po’ triste, ci siamo persi tutte le parti belle della maturità… però abbiamo mantenuto i rapporti con insegnanti e compagni fino alla fine, speriamo di concludere al meglio”.
La prima a uscire è stata invece Beatrice: “Hanno cercato di mettermi a mio agio, per quanto possibile. Abbiamo potuto togliere le mascherine, essendo a distanza. E’ stato un po’ ‘ansiante’ perchè essendo la prima non avevo alcun riferimento, ma avevo con me una compagna e i professori sono stati gentili. L’esame è stato ‘tosto’ ma i professori giusti nel calibrare la difficoltà delle domande. Mi aspettavo di sentirmi più a disagio a ritornare in classe e ritrovare i professori, invece è stato bello”.
“E’ stata una maturità ‘interessante’, da prendere con ironia – racconta la seconda a uscire, Ginevra – a parte gli scherzi abbiamo trovato professori disponibili, il clima era molto tranquillo. Ci sono venuti tutti quanti incontro e la presidente era gentilissima, sono soddisfatta. E’ stato bello tornare in classe e non fare l’esame in modalità telematica, la maturità va vissuta così”.
Ad Albenga non è diverso solo l’esame, ma anche la sede. La maturità si sarebbe dovuta svolgere a Pontelungo, sede principale, ma Comune e Provincia hanno stabilito di far partire subito i lavori per interventi antisismici: si è quindi optato per il cambio di sede, per impedire che i forti rumori potessero compromettere l’esame orale. Tre commissioni sono nella sede di via Dante, le altre due in via Bologna (ex sede del tribunale ingauno). Dieci le classi all’esame (dei licei scientifico, classico, linguistico, artistico e sportivo) con 5 presidenti, un membro esterno ogni 2 classi e tutti i commissari interni.
La prima ad uscire dal Linguistico è Giulia Enrico: “Un esame ‘bello’, i professori sono stati disposti ad aiutarmi e non è stato complicatissimo. La parte più difficile è quella della ‘busta’, ti danno il materiale e non sai cos’è; però conosci l’elaborato, è un testo che hai fatto durante l’anno quindi o bene o male riesci abbastanza d orientarti. Più paura dell’esame o del virus? Sicuramente del primo, al virus stamattina non ho nemmeno pensato… Preparare un esame ‘a distanza’ è stato difficile, perchè il rapporto con i compagni, essere insieme e condividere l’ansia è comunque un aiuto. Mentre noi eravamo da soli a casa. Ma i professori ci hanno aiutati molto, si sono impegnati ed ‘evoluti’ a livello tecnologico: è stato utilissimo e siamo riusciti a portare i programmi abbastanza bene”.
Ecco le parole di Aurora Saccani (indirizzo scenografia artistico): “E’ stato più facile di quanto pensassi… Sono riuscita a studiare tutto e i professori ci hanno aiutato e ci hanno messo a nostro agio, ci hanno fatto parlare dei nostri progetti e di come abbiamo vissuto l’emergenza sanitaria, ma alla fine siamo stati tutti preparati. Pensavo peggio”. In mano ha una speciale lampada, un modellino realizzato per la materia di Scenotecnica. “La didattica a distanza non mi piace, è difficile – confida – non è certo la stessa cosa che vivere la classe normalmente, tante ore, tante spiegazioni, le problematiche non mancano. Tuttavia anche in questo i professori sono stati molti disponibili e attenti alle nostre esigenze”.
A Carcare invece gli esami del Liceo Calasanzio si svolgono nella sede dell’ex Ial. Ad iniziare gli indirizzi Scientifico e Linguistico, mentre la sezione del Classico è stata accorpata alla commissione del Nautico di Savona: per questi allievi c’è ancora una settimana di tempo per l’ultimo ripasso. Di fronte al Calasanzio questa mattina i primi due studenti, Gabriele Buttinoni ed Eleonora Botto: “L’esame me lo aspettavo pressoché così – racconta Eleonora – Certo è tutto nuovo: sicuramente con l’emergenza Covid è stato molto strano affrontare gli ultimi mesi, poi alla fine l’esame è stato molto semplice. I professori sono stati in grado di mettermi a mio agio. Sono molto contenta di come è andata”.
“Sono stata contenta di aver svolto l’esame in questo modo – spiega invece Iaria Oliveri di Piana Crixia, prima ‘matura’ dei Geometri dell’Issc di Cairo Montenotte – probabilmente se avessimo dovuto attendere gli scritti l’esame si sarebbe prolungato e sarebbe finita molto più tardi. Questo nuovo metodo è stato assolutamente diverso e molto particolare: ci hanno ‘rubato’ gli ultimi giorni di scuola, la gita di quinta, gli ultimi momenti da passare e condividere con i nostri compagni. Con l’emergenza Coronavirus però non si poteva fare altrimenti. E’ stato difficile, particolare, ma sono anche stata contenta di averlo svolto in questa maniera”.