Liguria. “In qualità di responsabile provinciale del movimento civico Liguria Popolare mi unisco a tutti coloro che hanno salutato con soddisfazione la costruzione in tempi record del nuovo ponte di Genova. La ricostruzione di questa infrastruttura si è dimostrata sicuramente un esempio di straordinaria efficienza, ma da molte parti ci si chiede perché realizzare un’opera pubblica nel nostro Paese deve essere una eccezione e non la regola?”. Sono questi i dubbi di cui si fa portatore Matteo Marcenaro, responsabile provinciale Liguria Popolare.
“Per far sì che quest’opera non diventi un unicum nella storia del nostro Paese: dobbiamo imparare da questo episodio, comprendere come la burocrazia e l’eccessiva regolazione del settore stiano di fatto soffocando la possibilità di costruire nuove infrastrutture, di traghettare l’Italia nel futuro. Anche nella nostra provincia abbiamo molte opere che sono da decenni vere e proprie chimere, e che invece sarebbero fondamentali per il rilancio della nostra economia, sia che si parli di turismo sia che si parli di altri settori economici”.
“Tra queste opere sicuramente emblematiche degli inaccettabili ritardi nella realizzazione di infrastrutture essenziali all’economia della nostra Regione sono il raddoppio della linea ferroviaria tra Finale Ligure ed Andora e la bretella autostradale di collegamento tra la Valbormida e l’alessandrino (la cosiddetta Carcare Predosa). Per questo come Liguria Popolare auspichiamo che anche a livello nazionale si possa comprendere che il rilancio dell’economia Italiana, nei mesi post emergenza covid19, passerà sicuramente attraverso significativi investimenti in opere pubbliche, ma finita questa prima fase sarà la funzionalità di queste opere a garantire il consolidamento della ripresa”.
“Quindi riteniamo indispensabile che ci sia una forte accelerazione nella realizzazione delle opere strategiche anche nella nostra realtà e si smetta di confondere la sacrosanta esigenza di tutelare la legalità e la sicurezza con inutili pastoie burocratiche che spesso conducono a risultati diametralmente opposti a quelli per i quali vengono pomposamente annunciate”.