Savona. Tpl Linea, attraverso le parole della presidente Simona Sacone e dell direttore generale Giovanni Ferrari Barusso, interviene in merito alla questione legata alle mascherine di protezione, in questo delicato periodo legato all’emergenza Coronavirus.
“Le mascherine per gli autisti non sono necessarie né previste dai protocolli di sicurezza fino ad ora adottati dalle autorità – spiegano -. Nonostante ciò Tpl Linea, fin dall’inizio dell’emergenza, ha ricercato sul mercato tali dispositivi acquistando, appena reperiti, gli unici disponibili al momento. Lamentarsi per la mancanza o l’inadeguatezza delle mascherine denota quindi da parte delle rappresentanze sindacali quanto meno una scarsa fantasia o di non conoscere la realtà che sta attraversando il nostro Paese”.
“Tpl Linea – proseguono -, come è a conoscenza della stessa Rsu, ha adottato tutti i protocolli richiesti dalle norme e dal buon senso. Sono stati ripetutamente sanificati i mezzi ed i luoghi comuni di lavoro, garantita la distanza di un metro tra gli utenti e gli autisti, bloccati tutti i Daily con sola porta anteriore, installata la cartellonistica e gli avvisi di sicurezza, consegnato un primo kit al personale per la disinfezione dei posti di lavoro, diradato sensibilmente il personale nella palazzina, impedito l’acceso ai locali degli estranei e sottoscritta una polizza di assicurazione per tutto il personale che garantisce assistenza e sussidi economici in caso di malattia da Coronavirus”.
“Per questi motivi – sottolineano Sacone e Ferrari Barusso – le sarcastiche affermazioni della Rsu appaiono quanto meno fuori luogo ed irrispettose nei confronti di tutti quei lavoratori che con un rischio assai maggiore di contagio e gli stessi ausili, si trovano ogni giorno a dover svolgere la loro attività”.
“Alla dirigenza di Tpl non sfugge lo stress cui sono sottoposti anche gli autisti ed il rischio di contagio (assai basso in questo momento perché come è constatabile facilmente i bus sono praticamente vuoti) per questo motivo l’azienda continuerà a ricercare sul mercato mascherine e quant’altro necessario per garantire che il servizio sia svolto nella maniera migliore a tutela della salute dei dipendenti e degli utenti” concludono.