Savona. Questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza di Savona hanno dato esecuzione, nell’ambito dell’indagine sul fallimento di Mondomarine, a quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice Fiorenza Giorgi nei confronti di altrettante persone per il reato di bancarotta fraudolenta e per reati fiscali. A finire in carcere sono stati l’ex amministratore delegato Roberto Zambrini e un imprenditore lombardo (titolare di un’azienda di Monza che aveva effettuato dei lavori all’interno del cantiere), mentre altri due ex amministratori, Paolo Formaglio e Carlo Samuele Pelizzari, sono stati messi agli arresti domiciliari. Non è invece coinvolto l’ex azionista di maggioranza Alessandro Falciai.
Sempre in queste ore gli uomini del Nucleo Polizia Economica Finanziaria, coordinati dal maggiore Danilo De Mitri, stanno procedendo al sequestro preventivo, presso istituti di credito e Agenzia del Territorio di diverse province, di disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili per oltre 12 milioni di euro.
L’indagine è stata avviata nel 2017 con le prime perquisizioni, pochi giorni dopo il via alla procedura di concordato preventivo richiesto dalla società (conclusasi con la dichiarazione di fallimento emessa dal Tribunale di Savona). A dare il via all’inchiesta le denunce presentate da alcuni clienti stranieri che sostenevano di essere stati truffati: avevano incaricato Mondomarine di realizzare per loro yacht di lusso ma, dopo aver versato gli acconti, non avevano ricevuto l’imbarcazione. Le ipotesi di reato erano truffa, bancarotta, falso in bilancio, ricorso abusivo al credito mediante la presentazione di fatture per operazioni inesistenti e distrazione di somme dalla contabilità aziendale.
“L’indagine ha consentito – fa sapere le Fiamme Gialle – di accertare la sottrazione fraudolenta di ingenti somme di denaro dalle casse societarie, trasferite su conti esteri riconducibili ai soggetti coinvolti, anche attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Sono state anche contestate condotte di autoriciclaggio e la falsificazione dei bilanci”.
Complessivamente, le attività ispettive hanno consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria 7 persone, quattro delle quali destinatarie delle misure cautelari di oggi.
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