Alassio. “Pretendiamo di avere qui i medici dell’Asl. In 3 giorni ci siamo sentiti soli”. La frase carica di rabbia e tensione è stata pronunciata da Alber, uno dei giovani lavoratori dell’albergo sull’uscio di una delle porte di ingresso.
E c’è anche chi minaccia di volersene andare dalla struttura entro sera. La tensione è altissima, nelle strutture dove gli ospiti e il personale hanno fatto sapere di “essere chiusi nelle proprie stanze, ma senza riuscire a dormire” e “senza aver mai ricevuto comunicazioni dirette dalla Regione”.
E proprio in questi minuti sono arrivati i medici dell’Asl pronti ad entrare per dare supporto alle persone all’interno (non è ancora sicuro se saranno eseguiti nuovi eventuali tamponi). Nel frattempo, la protezione civile ha iniziato la consegna del pranzo, consegnato da personale dotato di sanitari e attrezzati di tutto punto.
Il menu odierno prevede: pasta al pomodoro, scaloppina alla salvia, fagiolini, pera e una bottiglia di un litro e mezzo d’acqua per ciascun ospite. Questa mattina poi sono state servite le colazioni offerte dall’associazione alassina Assoristobar, mentre nel pomeriggio un kit da merenda sarà offerto dall’associazione Albergatori alassina.
La tensione resta comunque alta, per una situazione in continua evoluzione che entro la giornata odierna dovrebbe portare al trasferimento di nuovi ospiti degli hotel da fuori regione, che dovrebbero far “ritorno a casa” probabilmente accolti in strutture attrezzate.
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