Albenga. “Questa per Albenga è veramente la peggior situazione che si poteva verificare: sono mesi che l’ospedale viene trascurato in attesa che passi ai privati, tutti i servizi cessati non sono mai stati sostituiti così come gli operatori. E’ chiaro, non dai il bianco a una casa il giorno prima di venderla… si aspettava l’arrivo dei privati come la soluzione di tutte le difficoltà. Ed ora Regione e Asl cosa faranno?”.
E’ amaro il commento del sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis, dopo la sentenza del Tar che accogliendo il ricorso del Policlinico di Monza contro l’affidamento all’Istituto Galeazzi ha di fatto bloccato l’iter per la privatizzazione del nosocomio ingauno. Uno stallo che ora rischia di paralizzare per mesi le attività dell’ospedale: “Sapevamo che c’erano dei problemi, ma quando un comprensorio, per giunta di dimensioni importanti come il nostro, ha un solo ospedale non può permettersi di correre questo rischio. E la privatizzazione rappresenta un rischio anche a partire dalle procedure, come dimostra questa situazione”.
“Ora cosa farà la Asl – si chiede Tomatis – recupererà i servizi persi e investirà sull’ospedale pur sapendo che l’intenzione è quella di affidarlo ai privati? Non vogliamo entrare nel merito di scelte che non ci competono, ma i cittadini hanno dei dubbi e vorremmo delle risposte, come amministratori ne abbiamo il dovere. Ora ci auguriamo che la Regione e la Asl si muovano per farlo”.
Certo, la preoccupazione è molta e il rimpianto ancora di più: “Abbiamo un ospedale nuovo che al momento funziona a un terzo delle sue potenzialità. Asl interverrà per potenziarlo? Il pronto soccorso riaprirà? Queste sono le domande degli albenganesi, sta alla Regione rispondere”.
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