Vado Ligure. Dopo il lungo incontro di ieri al Mise sullo stabilimento in gestione alla società Arcelor Mittal Italia (Ex Ilva di Taranto) presieduta dal Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio, i sindacati savonesi tornano a farsi sentire sulla vertenza della Sanac, azienda vadese con oltre 80 dipendenti.
La trattativa tra Governo e Arcelor Mittal Italia riguarda direttamente anche i lavoratori del sito produttivo vadese, protagonisti di uno sciopero con corteo fino al Comune di Vado Ligure: “Auspichiamo un incontro chiarificatore al Mise entro il mese di luglio, come abbiamo chiesto da oltre un mese” affermano le organizzazioni sindacali di categoria.
Lo stabilimento, specializzato nella produzione di refrattari industriali, era legato al gruppo Ilva. La sua produzione dipende ancora per il 75% da Taranto e quindi dalla nuova proprietà Arcelor Mittal Italia: per questo sono state richieste garanzie in merito alle forniture, garanzie per carichi di lavoro e quindi mantenimento dei livelli occupazionali.
Anche il sindaco di Vado Ligure aveva inviato una lettera al Mise chiedendo di accelerare sulla data di un incontro e dare risposte certe sul futuro dello stabilimento vadese.
Una soluzione positiva per la vicenda ex Ilva è direttamente collegata ad una soluzione positiva per la Sanac di Vado Ligure: “Questo territorio non può perdere altri posti di lavoro, speriamo che possa arrivare una convocazione entro i tempi stabiliti e sollecitati da Comune e sindacati”.
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