Borgio Verezzi. Doveva essere agli arresti domiciliari a Rovigo, invece viaggiava su un treno verso Ventimiglia. A scoprire l’evasione di un cittadino pakistano di 28 anni, Hasham Ulhaq, sono stati gli agenti della Polfer che, nell’ambito di un normale controllo, hanno scoperto che lo straniero era sottoposto alla misura cautelare per una vicenda di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
A quel punto per il giovane sono inevitabilmente scattte le manette per evasione. Questa mattina il ventottenne pakistano è stato processato per direttissima in tribunale a Savona. In aula l’imputato, che era difeso dall’avvocato Antonio Falchero, ha spiegato di essersi allontanato da casa dopo aver litigato col padrone dell’appartamento dove si trovava agli arresti domiciliari. Non sapendo dove andare – questa la giustificazione esposta al giudice – ha pensato di prendere il treno per raggiungere un amico in Francia. Durante il viaggio, però, quando il convoglio era appunto nella stazione di Borgio Verezzi, è stato intercettato dai poliziotti.
Alla dine Hasham Ulhaq ha patteggiato otto mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Al termine del processo è tornato agli arresti domiciliari a Rovigo.