Albenga. Se non è un terremoto poco ci manca. L’Albenga Calcio rimarrà orfana del presidente Andrea Tomatis, che ha già annunciato in tempi non sospetti l’intenzione di lasciare la guida della squadra della Città delle Torri, ma, almeno per il momento, non c’è l’ombra di altri acquirenti e l’iscrizione al campionato incombe.
Nonostante i problemi, però, è stato lo stesso Tomatis a voler chiarire la situazione, ridimensionando i problemi, e garantendo che “non permetterà che la squadra non possa iscriversi”.
“L’Albenga, – ha spiegato Tomatis, – deve pagare per iscriversi 29mila euro. La società non ha debiti e la cosa è stata affrontata e discussa con la presenza del direttore generale nello studio del commercialista”.
“La cosa che mi lascia stranito è la mancanza di attaccamento alla squadra da parte di molti imprenditori facoltosi del territorio ingauno. Qui facciamoci delle domande! Io sono alla guida di società di calcio dall’anno 2012 e mai nessuno ha dato una mano, economicamente parlando. Purtroppo questa è la realtà dei fatti”.
“Comunque, come già detto a chi di dovere, il sottoscritto non permetterà che l’Albenga, squadra della mia città, non possa iscriversi quindi tutti i malpensanti se ne facciano una ragione. Mi spiace solamente disattendere a quanto mi ero ripromesso ovvero di non ‘tirare’ più fuori danari, ma il menefreghismo di tanti e forse troppi mi porta a farlo ancora per una volta”.
E poi è arrivato l’annuncio di Tomatis: “La prossima settimana verrà comunicato il nome del nuovo presidente che, in accordo con il sottoscritto e con il Dg Cesare Renzini e la bandiera dell’Albenga Gabriele Patrucco, prenderà in mano le redini della squadra della Città. Spero che con alla guida un altra persona, diversa dal sottoscritto, qualcuno si avvicini e dia una mano concreta per affrontare un campionato dignitoso”.
“Mi è stato chiesto di rimanere in qualità di presidente onorario visto pure l’impegno economico che affronterò anche quest’anno, ma non ho voglia di avere cariche ad honorem”, ha concluso Tomatis.