Albenga. Non era solo Giuseppe Collo, il 68enne trovato privo di vita nel suo appartamento di via Lasagna ad Albenga: assieme a lui negli ultimi giorni di vita anche un 30enne con il quale stava trascorrendo alcuni giorni nella cittadina albenganese. Il 30enne, residente a Milano, è stato identificato dai carabinieri di Albenga al termine di accertamenti investigativi svolti nella notte e a breve dovrebbe essere ascoltato dal sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro, titolare dell’indagine della Procura, per chiarire la sua posizione.
Il 68enne è deceduto a seguito di un infarto, stando al responso dell’esame autoptico eseguito oggi dal medico legale Marco Canepa, una morte per la quale proseguono le indagini degli inquirenti, per chiarire ogni dubbio e aspetto su un decesso che ha preso i contorni del giallo. Nel corso dell’autopsia sul corpo dell’uomo sono stati eseguiti anche i prelievi per gli esami tossicologici, ma i risultati di laboratorio si conosceranno solo più avanti. Gli inquirenti vogliono accertare se il 68enne abbia ingerito o meno qualche sostanza che possa averne provocato la morte e il fatale malore.
Il cadavere di Giuseppe Collo è stato trovato supino sul letto dell’abitazione: a fare la macabra scoperta è stato il fratello dell’uomo, che non avendo più avuto notizie del parente, si è recato a casa sua per assicurarsi delle sue condizioni di salute.
Ad ora dagli investigatori mantengono ancora massimo riserbo sugli sviluppi dell’indagine, in attesa di ulteriori riscontri: un quadro più definito potrebbe già arrivare dall’interrogatorio del 30enne che era con Giuseppe Collo nell’appartamento di Albenga, dove poi è stato rinvenuto cadavere il 68enne, residente ad Albenga ma da anni domiciliato a Milano.