Albenga. La convenzione firmata lo scorso luglio tra il Comune e il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) dell’università degli Studi di Genova comincia a portare i primi, concreti frutti.
Lo scorso weekend, ben 57 giovani studenti universitari, iscritti al corso di laurea in Architettura, si sono recati ad Albenga per una due giorni di studio, finalizzata ad una prima conoscenza preliminare del territorio, cui seguiranno la presentazione di idee e la realizzazione di possibili progetti da attuare nel comprensorio albenganese.
“Siamo venuti ad Albenga con una sessantina di studenti. Si tratta del primo step previso dalla convenzione siglata tra il Comune e l’università, che vedrà impegnati gli studenti, sotto la supervisione dei professori, nella ricerca di suggestioni e possibili idee progettuali che migliorino il territorio, in particolare dal punto di vista turistico”, – ha spiegato il docente dell’università di Genova Giampiero Lombardini, che ha accompagnato personalmente gli studenti nella trasferta ingauna.
I ragazzi, ospiti in alcune strutture ricettive cittadine, hanno utilizzato il centro Giovani, situato in viale Italia, come base operativa e hanno girato la città per iniziare a conoscere il territorio.
“Lo scopo della due giorni è stato quello di prendere un primo contatto con il territorio: abbiamo girato la città, le sue vie e il suo lungomare per prendere confidenza con questa meravigliosa realtà. Vogliamo permettere agli studenti, che hanno dimostrato grande entusiasmo, di vivere il territorio in prima persona, scoprendone i segreti con i propri occhi e non solo attraverso i display di smartphone, tablet e pc. Siamo stati ospiti dell’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione alcune strutture ricettive e siamo rimasti favorevolmente colpiti dall’accoglienza e dalla reazione della città. Prossimamente ritorneremo per proseguire gli studi”, ha concluso il professore.
L’attenzione degli sgtudenti si è concentrata in particolare sulla fascia litoranea. Nel territorio di Albenga, pesa attualmente la previsione dello spostamento a monte dell’attuale linea ferroviaria (il progetto deve ancora partire ufficialmente, ma la previsione è stata già inserita all’interno del Piano Urbanistico in corso di redazione) con una serie di problematiche che rendono urgente ripensare profondamente tutta l’area, caratterizzata non solo dall’imponente presenza della massicciata ferroviaria, ma anche da una fascia agricola di immediato retroterra (quell’area compresa tra la linea di costa e il tracciato dell’Aurelia), che risulta una risorsa importante in prospettiva futura.
L’ipotesi di dismissione della linea ferroviaria, per quanto rimandata ad un futuro non proprio immediato, rappresenta un’opportunità di grande valore perché Albenga possa ripensare un suo ruolo nell’ambito regionale ed extraregionale.
E proprio la possibilità di coniugare turismo di eccellenza (con nuove ipotesi progettuali tutte da studiare), agricoltura, recupero delle identità storiche della piana e della città (patrimonio di grande valore, unico in Liguria) rappresenta una grande sfida per la quale Comune e università hanno deciso di impegnarsi, studiando una Albenga diversa, inedita, tutta da scoprire.
“Non sappiamo se si si riuscirà a spostare davvero la ferrovia a monte, ma è importante farsi trovare pronti sviluppando già idee e possibili progetti: e chi può farlo meglio dei studenti del corso di laurea in Architettura?, – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cangiano. – Vogliamo rendere protagonisti i giovani, dandogli l’opportunità di provare a ridisegnare alcune zone della città. I progetti, se validi, potranno essere valutati e potrebbero comunque fungere da spunto per eventuali interventi”.
Ma non solo. Oltre ad un’ottica futura, la collaborazione con l’università di Genova punta anche ad un ritorno turistico-economico immediato.
“Avere una sessantina di studenti universitari ad Albenga, quasi a cadenza mensile, porterà ad una crescita economico-turistica. I giovani gireranno per la città, alloggeranno nelle nostre strutture ricettive e si serviranno nei nostri negozi. Un’eventuale esperienza positiva li spingerà ad un passaparola che speriamo possa portare una ricaduta importante nell’immediato: ci daranno una mano nella conoscenza e nel miglioramento del territorio e, allo stesso tempo, saranno un veicolo per far conoscere il nome di Albenga”, ha concluso il primo cittadino.