Li hanno presi!

Borghetto: arrestati tre rapinatori in fuga, avevano gambizzato un benzinaio torinese

Aggredito e ferito in un tentativo di rapina. Ricercata una quarta persona

Il week-end di controlli dei carabinieri

Borghetto Santo Spirito. Avevano gambizzato un benzinaio di corso Taranto a Torino, Paolo Sarra, ferito con un colpo di pistola la mattina del 6 maggio, perché volevano derubarlo. Ora però la loro latitanza è finita: Amin Moutefakkir (25 anni), Roberto Cozzupoli (30) e Mohamed Kahilla (29) sono finiti in manette per tentato omicidio e rapina aggravata. Gli arresti sono avvenuti mercoledì a Borghetto Santo Spirito.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Antonio Rinaudo, avevano portato infatti i carabinieri del Nucleo Investigativo prima a Torino poi a Borghetto.

Il benzinaio aveva dovuto subire un’operazione urgente con cui i medici lo hanno salvato. La segnalazione della rapina era venuta da una donna, la quale al telefono con la centrale operativa dell’Arma, aveva segnalato una sparatoria. La testimone si era rifugiata dietro un gabbiotto del benzinaio e aveva chiamato i soccorsi.

“Ne ho visti due, uno era pelato con un cappello in testa, l’altro non lo so, ero troppo spaventata”, aveva raccontato. L’intera scena era stata ripresa delle telecamere di sorveglianza del distributore e del vicino autolavaggio. Uno dei proiettili aveva rotto la vetrina, l’altro invece aveva ferito il benzinaio.

Per preparare il colpo i rapinatori avevano seguito l’imprenditore per via di un furgone bianco che arrivava e andava via dal distributore di benzina carico di sacchi. I ladri erano convinti fossero soldi, in realtà era solo biancheria da lavare o fresca di bucato. La mattina del 6 aprile se ne sono resi conto e si sono accaniti sul benzinaio: sono entrati nell’area di servizio e gli hanno chiesto i soldi. Dopo averlo colpito sono fuggiti con il poco contenuto in cassa e a bordo di un Car2go, poi fermato. A bordo anche un altro imprenditore, cuneese, minacciato con le pistole.

I ladri avevano poi fermato l’auto a noleggio e proseguito a piedi. Immediatamente era partita la segnalazione del mezzo abbandonato. Un quarto ricercato, italiano, era alla guida dell’auto, ma l’aveva abbandonata dopo la fuga e ne aveva denunciato il furto.