Polemica

Spotorno, il dehors del bar Nelson nel mirino della minoranza: “No al permesso di costruire”

"Abbiamo evidenziato come sia impossibile destinare a uffici pubblici un dehor privo di cubatura"

Franco Bonasera Spotorno

Spotorno. Le minoranze a Spotorno hanno espresso dubbi sulla legittimità dei vari passaggi della proprietà pubblica avvenuta in questi anni e del relativo passaggio del dehor del bar Nelson al Comune. E lo hanno espresso votando contro nel Consiglio comunale di ieri sera che ha visto all’ordine del giorno la pratica sulla “procedura di permesso di costruire in deroga (art.36 LR 16/2008) relativa all’intervento di ristrutturazione edilizia dell’ex Dehor del Bar Lord Nelson”.

E’ il consigliere comunale di opposizione Franco Bonasera a sollevare il caso, proprio dopo l’ultimo Consiglio comunale dove non sono mancati toni particolarmente accesi: “Auspicavano la sistemazione del dehor del Bar Lord Nelson situato in una zona centrale con l’obbligo che diventasse decoroso. Questa sarà stata l’intenzione del commissario prefettizio che con apposita delibera ha inteso risolvere anticipatamente il contratto di locazione di terreno comunale acquistando la struttura amovibile da destinare a scopi istituzionali dell’ente (cito testualmente)”.

“Questo doveva avvenire, a nostro avviso, fatto salvo il contratto tra il Comune di Spotorno e gli allora titolari del Bar Lord Nelson stipulato nel 2001” sottolinea l’esponente della minoranza.

“Abbiamo evidenziato come sia impossibile destinare a uffici pubblici un dehor privo di cubatura. Solo dopo i nostri interventi il sindaco ha coinvolto il Consiglio comunale, con una pratica di concessione di permesso a costruire in deroga. Nel frattempo il sindaco, che è anche assessore all’urbanistica e alla polizia municipale e la giunta che sicuramente ha coinvolto, autorizza lavori di ristrutturazione ed acquisto arredi per circa 130.000 euro”.

“La giunta comunale, inoltre, non revocando la delibera commissariale fatta cinque giorni prima delle elezioni, ha disposto il pagamento dei 55.000 euro ai tre privati con mandati di 18.333 euro cadauno. Tutto ciò su una cubatura inesistente che non poteva essere adibita ad ufficio pubblico. Si perché proprio di questo si tratta di una struttura precaria legata indissolubilmente al Bar Lord Nelson”.

“L’intervento della minoranza ha obbligato a dare incarico ad un tecnico per sanare la cubatura”.

“A nostro avviso il contratto l’amministrazione comunale doveva farlo dopo rinuncia dell’utilizzo del dehor da parte dell’attuale gestore. A nostro avviso con gli atti eseguiti avete creato un grave precedente la possibilità di cedere un suolo pubblico legato ad attività ricettiva cambiandone anche la destinazione”.

In commissione consiliare, peraltro molto turbolenta per l’atteggiamento arrogante del sindaco, abbiamo chiesto di ritirare la pratica per un ulteriore approfondimento legale ma la risposta è stata un netto rifiuto” conclude Bonasera, capogruppo di Spotorno Che Vorrei, il quale all’inizio del suo intervento e della dichiarazione di voto ha contestato anche il fatto che la commissione urbanistica fosse stata convocata solo il giorno prima della data del Consiglio.