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A Savona un convegno su “Gli aspetti tecnici, clinici e medico legali correlati all’uso di agrofarmaci”

Organizzato da Inail e Cia e rivolto ai medici

agricoltura

Savona. “Gli aspetti tecnici, clinici e medico legali correlati all’uso di agrofarmaci” è il titolo del convegno in programma venerdì 16 giugno alle 8.30 presso l’Ordine dei Medici di via San Lorenzo a Savona.

Le iniziative seminariali promosse dalla direzione regionale di Inail e dalla Confederazione Italiana degli Agricoltori Liguria con la partecipazione dell’Asl2 Savonese e dell’Università degli Studi di Genova, istituto di medicina del lavoro si propongono di illustrare ai medici competenti e ai medici di famiglia i rischi e le patologie, di origine professionale, correlate all’uso “improprio” degli agrofarmaci.

“Il settore agricolo contribuisce in maniera significativa all’economia del nostro sistema paese – spiegano gli organizzatori – Con 884 mila addetti (divisi quasi a metà tra dipendenti e indipendenti) l’agricoltura (compresi allevamento, silvicoltura e piccola pesca) ha concorso nel 2016 per il 3,9 per cento al totale degli occupati (22,8 milioni) e per il 2 per cento al valore aggiunto dell’intera economia, come anche nel 2015. Nel quinquennio 2011/2015 il trend infortunistico ha fatto registrare nel settore un andamento positivo: dalle oltre 47mila denunce del 2011 si è passati alle 38mila del 2015 (-19,2 per cento). Più contenuto il calo per le denunce degli infortuni con esito mortale (-9,8 per cento, da 184 decessi a 166)”.

“I dati provvisori del 2016, non ancora consolidati, confermano la tendenza al segno meno sia nel complesso delle denunce (-5 per cento) che per gli eventi mortali (-13 per cento). A livello territoriale sono le regioni del Nord-Est a registrare il maggior numero di denunce: Emilia Romagna e Veneto (rispettivamente 13,2 per cento e 8,8 per cento del totale Italia). Per i casi mortali, si conferma al primo posto l’Emilia Romagna (10,7 per cento), con la Sicilia in seconda posizione (9,0 per cento). Considerando gli infortuni definiti positivi, si evidenzia come nel 2015 quelli avvenuti in occasione di lavoro in Agricoltura risulti più significativa che nell’Industria e servizi: il 97 per cento contro l’84 per cento per il complesso degli infortuni e l’89 per cento contro il 73 per cento per i casi mortali”.

“Lo scivolamento con 8.358 casi (28,6 per cento) risulta essere nel 2015 la causa principale. In controtendenza il dato riferito alle malattie professionali: dalle 8.034 denunce nel 2011 alle 12.257 del 2015 (+52,6 per cento). (Fonte “Dati INAIL”, marzo 2017)”.

“L’agricoltura, dunque, quale settore di intervento prioritario, di importanza strategica sotto il profilo dell’emergere delle patologie lavoro-correlate collegate, in particolare modo, all’impiego di sostanze chimiche e agrofarmaci, un vero pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori. L’uso massivo di tali prodotti ha determinato, nel corso degli anni, la necessità di prevedere (attraverso regolamenti comunitari) regole e strumenti da adottare nella produzione, uso e consumo degli agrofarmac,i fino al controllo dei residui nelle produzioni agricole e nell’ambiente (aria, acqua, terreno”).

“I pericoli derivanti dall’uso degli agrofarmaci, la formulazione dei prodotti, il significato e l’importanza degli adiuvanti, gli aspetti di interesse clinico e tossicologico nei soggetti esposti, il significato e le ricadute di segnalazione-denuncia di malattia professionale: questi i principali temi di approfondimento che verranno affrontati il 16 giugno a Savona”.
Il convegno, accreditato con 6,6 Ecm, è rivolto a medici competenti e medici di famiglia il cui ruolo “è fondamentale per sorvegliare lo stato di salute o malattia del lavoratore in tutto il suo percorso lavorativo e di vita nonché per promuovere interventi di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali”.