Il sospetto

Albenga, accusa shock della Lega: “Richiedenti asilo impiegati in nero in lavori privati, abbiamo le prove”

L'ex sindaco Rosy Guarnieri: "Ho foto di due casi in cui i migranti erano impegnati in piccoli lavori a favore di chi li ospita"

Rosy Guarnieri - sindaco Albenga

Albenga. “Nel nostro territorio ci sono richiedenti asilo impiegati in nero in lavori privati: ne ho le prove“. A sganciare la bomba è Rosy Guarnieri, a nome di tutta la sezione ingauna della Lega Nord: questa mattina ha annunciato di aver raccolto informazioni su alcuni casi di immigrati coinvolti appunto in lavori non classificabili come “socialmente utili”, bensì a vantaggio di un soggetto privato.

“Per ora ho raccolto due segnalazioni, ovviamente con relative prove fotografiche – annuncia l’ex sindaco di Albenga – ma sto cercando di capire quanto è grande questo malcostume”. Le immagini ritraggono alcuni richiedenti asilo impegnati in classici “lavoretti” quali sistemare giardini o pitturare ringhiere, infissi o facciate.

“Nulla da recriminare sui lavori socialmente utili – chiarisce Guarnieri – perchè in quanto tali vanno a vantaggio della collettività. In questi casi però ci troviamo davanti a soggetti accolti in appartamenti privati attraverso l’opera di alcune cooperative, e poi visti al lavoro proprio in un contesto in cui possiamo presumere siano ‘alle dipendenze’ del proprietario dell’alloggio, o del gestore, o di un amico di uno di questi“.

Per questo la sezione di Albenga e Valli Ingaune della Lega Nord si rivolge ufficialmente “a tutte le autorità competenti in materia di immigrazione, controllo del territorio a livello amministrativo e di vigilanza e di tutela dei lavoratori, per segnalare che sul territorio ingauno alcuni soggetti, coinvolti a vario titolo nei progetti di accoglienza dei richiedenti asilo, impiegano quest’ultimi in lavori non socialmente utili, ma privati non regolarizzati“.

“Tutto ciò – tuonano dal Carroccio – sottrae di fatto al mondo del lavoro, dell’impresa e della occupazione giornate lavorative. Lo stato, e con lui i contribuenti fiscali, sostiene per l’accoglienza di richiedenti asilo una ingente somma a molti zeri: cosa che, come risaputo, non fa per gli italiani che sempre più si impoveriscono e non trovano occupazione e sostegno per le loro famiglie. Chiediamo attente verifiche, a difesa dei lavoratori ingauni e della legalità“.

Nel frattempo il gruppo di Guarnieri cercherà di approfondire i due casi finora scoperti, per valutare meglio se esistano o meno presupposti di illegalità e nel caso rivolgersi alle autorità competenti. “Ogni volta che si fa fare un lavoro in nero a qualcuno si toglie occupazione a chi paga le tasse – ribadisce l’ex sindaco – Per questo chiediamo a chiunque sia a conoscenza di violazioni simili di contattarci“.