Intese difficili

Savona: il Comune approva la commissione di indagine su Ata, ma è tensione Caprioglio-Arecco

La frattura tra il vicesindaco e i compagni di giunta va ad aggiungersi alle dinamiche difficili nate in questi mesi nella squadra di governo

arecco caprioglio romagnoli

Savona. “L’Amministrazione e la maggioranza del Comune di Savona, alla presenza del sindaco Ilaria Caprioglio, del vicesindaco Massimo Arecco, degli assessori Silvano Montaldo, Pietro Santi, Paolo Ripamonti e dei capigruppo di Lega Nord, Vince Savona e Caprioglio Sindaco – oltre ai segretari provinciali dei partiti di riferimento – si sono riunite questo pomeriggio e hanno espresso parere unanime nel chiedere al Presidente del Consiglio Comunale Renato Giusto di dare seguito alla richiesta di costituzione di una Commissione di Indagine sull’operato delle precedenti gestioni della società partecipata ATA Spa, indicando altresì di seguire la composizione così come dettato dall’art. 20, che prevede l’assegnazione della Presidenza a un Consigliere Comunale di minoranza”.

Con questa nota, emessa nella prima serata di ieri, il Comune di Savona annuncia dunque la costituzione ufficiale della commissione di indagine su Ata. Un provvedimento richiesto a più riprese sia dalle minoranze (in particolare il MoVimento 5 Stelle) sia da alcuni esponenti della stessa maggioranza (tra i quali spicca il vicesindaco, Massimo Arecco).

La nota, in realtà, è nata al termine di una giornata convulsa in cui le frizioni all’interno della giunta hanno raggiunto i livelli di guardia. Se tempo fa però era stato Pietro Santi ad andare al “muro contro muro” contro i colleghi (anche allora il tema fu la Ata), questa volta lo scontro ha visto protagonista proprio il vicesindaco Arecco: troppo distanti, a quanto sembra, la sua visione e quella del sindaco Caprioglio sulla gestione della questione Ata. Arecco, infatti, avrebbe voluto che le sedute della commissione di indagine fossero pubbliche, mentre il primo cittadino (d’accordo con altri colleghi) sosteneva la necessità di secretarle.

Lo scontro in realtà nasce da lontano, lontanissimo. Arecco fece del “piazza pulita in Ata” lo slogan della sua campagna elettorale, ma fin dall’inizio non ha avuto vita facile: al momento di assegnare le deleghe il vicesindaco, che premeva per occuparsi in prima persona della partecipata, è stato invece “confinato” all’Urbanistica (con la delega ai rifiuti conferita al “rivale” Santi e quella alle partecipate a Silvano Montaldo). In seguito i continui rinvii nel cambio di management: Arecco avrebbe voluto immediatamente la testa di Sara Vaggi (ex presidente) e Luca Pesce (direttore), ha ottenuto soltanto la prima dopo molti mesi di scontri con la filosofia più attendista di Santi. Ed infine non è riuscito ad inserire nemmeno nel cda Roberto Speranza, ex sindacalista che Arecco avrebbe voluto alla presidenza.

Ieri l’ultimo smacco, tanto che durante la giornata si è vociferato addirittura di possibili dimissioni del vicesindaco. Alla fine la “pace”, almeno apparente, con l’emissione della nota. Ma sotto la cenere il fuoco arde ancora, ed il clima in giunta sembra destinato a rimanere rovente: Arecco da tempo appare sempre più isolato dal resto della squadra, le voci su un Santi in “caduta libera” nella considerazione da parte dei colleghi non si placano, Scaramuzza si ritrova spesso a fare “l’assessore globale” mentre la stessa Caprioglio inizierebbe a nutrire qualche dubbio sull’effettivo “spessore” della sua squadra. Nel 2016 il mantra del bilancio da risanare ha funto da scudo, da ora sarà tutto più difficile.

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