Savona. “Possiamo dire per esperienza personale che con noi vittime Vittorio Lupi si è comportato tutt’altro che da uomo di chiesa”. Sono parole al vetriolo quelle che il presidente della Rete L’Abuso, Francesco Zanardi, pronuncia contro monsignor Vittorio Lupi che, ieri, in occasione dell’ultima messa celebrata come Vescovo di Savona, ha rilasciato un’intervista nella quale è tornato anche sul tema pedofilia.
I concetti espressi dal Vescovo Lupi, che ha definito i casi di pedofilia come “i momenti più difficili”, non sono andati giù al presidente dell’associazione che tutela le vittime di preti pedofili. Zanardi ha parlato di “umiliazione pubblica” subita dalle vittime da parte di “un uomo che nella sua ultima omelia si è detto addolorato per quanto accaduto e col senno di poi oggi rifarebbe le stesse cose”.
Secondo la Rete L’Abuso, il Vescovo Lupi non ha mai fatto nulla di concreto per tutelare le vittime di Don Nello Giraudo e di Don Pietro Pinetto. “Fu la magistratura scongiurare l’ennesimo disastro e non certo il senso civico di Lupi. La diocesi aveva garantito che qualora le accuse al sacerdote si fossero rivelate fondate, sarebbe intervenuta duramente. Anche in questo caso solo chiacchere di facciata”.
“Nei confronti di noi vittime, alcune pesantemente ostracizzate proprio da Lupi, altre addirittura querelate dai pedofili, non ha fatto nulla anzi, di fronte alle legittime richieste di indennizzo ha risposto ‘non riteniamo di avere nei suoi confronti un obbligo in senso civilistico e quindi la richiesta non può essere allo stato accolta’ costringendo le vittime a una costosissima azione civile che sarà il successore di Lupi a subire” aggiunge Zanardi.
“Qui un doppio sfregio, il primo per le vittime, il secondo alla giustizia la quale, contrariamente a quanto dice Lupi, ha invece ravvisato le pesantissime responsabilità della diocesi di Savona che il gip Fiorenza Giorgi descrive con queste parole ‘da tali documenti perfettamente in linea con l’atteggiamento assolutamente omissivo del Lafranconi risulta – è triste dirlo – come la sola preoccupazione dei vertici della curia fosse quella di salvaguardare l’immagine della diocesi piuttosto che la salute fisica e psichica dei minori che erano affidati ai sacerdoti della medesima, e come principalmente (per non dire unicamente) per tale ragione l’allora vescovo di Savona non avesse esercitato il suo potere – dovere di controllo sui sacerdoti e di protezione dei fedeli; altrettanto triste è osservare come, a fronte della preoccupazione per la ‘fragilità’ e la ‘solitudine’ del Giraudo e il sollievo per il fatto che ‘nulla è trapelato sui giornali’, nessuna espressione di rammarico risulta dai documenti agli atti a favore degli innocenti fanciulli affidati alle cure del sacerdote e rimasti vittime delle sue attenzioni’” dicono da La Rete L’Abuso.
“Onestamente facciamo molta fatica a capire cosa Lupi abbia fatto per affrontare il problema. Riteniamo vergognoso e offensivo nei confronti di noi vittime e in quelli della comunità cattolica savonese continuare a minimizzare in modo così falso e irresponsabile i fatti, è uno stile di difesa francamente inaccettabile” conclude Zanardi come portavoce delle vittime della diocesi di Savona.