Loano. “Ho agito per necessità”. Così questa mattina Salvatore Bova, il sessantenne pluripregiudicato arrestato lunedì mattina ha spiegato al gip Fiorenza Giorgi perché ha rapinato un’imprenditrice nel pieno centro di Loano.
L’uomo, assistito dall’avvocato Monica Ponti, ha scelto di rispondere alle domande del giudice. Nel corso dell’interrogatorio ha tentato di giustificarsi spiegando di essere in gravi difficoltà economiche: “Sono due mesi che dormo dove riesco e che non ho una casa” avrebbe spiegato Bova al giudice Giorgi.
Per quanto riguarda il complice (l’uomo alla guida dello scooter che poi è riuscito a fuggire), Bova ha fornito alcune spiegazioni che, secondo quanto trapelato, non sarebbe stata ritenuta attendibile dagli inquirenti. Il sessantenne italiano infatti avrebbe detto al gip di non conoscere bene l’uomo e che si tratterebbe di un cittadino straniero (secondo alcuni testimoni però parlava italiano e senza inflessioni particolari). “L’ho conosciuto quattro giorni prima della rapina, non so di più di lui”. Informazioni che, al momento, sono ovviamente al vaglio degli inquirenti.
Dopo averlo ascoltato, il giudice ha convalidato l’arresto di Bova confermando per lui anche la misura cautelare in carcere (l’uomo è tornato nel carcere di Imperia). Nel frattempo i carabinieri di Loano e di Albenga continuano ad indagare per rintracciare il complice del rapinatore già finito in manette.
Bova (che ha diversi precedenti tra cui anche un’accusa di omicidio ed aveva appena finito di scontare gli arresti domiciliari per rapina) è finito nei guai quando con un complice ha rapinato Rosaline Del Balzo, nota imprenditrice locale, che stava per andare in banca a depositare in banca gli incassi della propria attività.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, i due malviventi, in sella ad uno scooter, hanno pedinato la donna fino ad affiancarla in una traversa di corso Europa dove Bova l’ha rapinata minacciandola con una pistola finta (una Glock replica, ma priva del tappo rosso).
Quello che stava accadendo, anche per le urla della vittima della rapina, non è sfuggito ad alcuni passanti che sono subito intervenuti per aiutarla. In particolare a fermare Bova è stata un’operatrice ecologica, Serena Traverso, che è riuscita a disarmarlo (un gesto che è stato elogiato anche dal giudice Fiorenza Giorgi che auspica venga consegnato un riconoscimento alla donna). Il secondo bandito, che era alla guida dello scooter, invece è riuscito a scappare imboccando contromano corso Europa.
Pochissimi minuti dopo è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri di Borghetto: i militari hanno ammanettato il rapinatore e lo hanno accompagnato in caserma con il supporto dei colleghi di Loano.
Il bottino della rapina, cioè 7 mila euro in contanti, sono stati recuperati dai carabinieri e restituiti all’imprenditrice che, tra l’altro, nella colluttazione con i malviventi ha riportato ferite giudicate guaribili in una decina di giorni.

Prima di entrare in azione, Bova ed il suo complice molto probabilmente hanno studiato a lungo i movimenti della loro vittima, in modo da sapere esattamente quando colpire. Anche per questo motivo, i carabinieri consigliano agli esercenti di variare i percorsi e non essere troppo abitudinari quando si tratta di portare soldi in banca.