Albenga. “Le lungaggini tecniche sull’apertura delle buste e la gara d’appalto per l’ortopedia privata di Albenga dimostra solo una cosa: avevamo ragione, la proroga per Gsl era necessaria in quanto si poteva far proseguire l’attività sanitaria evitando un vuoto così lungo, che rischia di avere pensanti conseguenze sull’ospedale di Albenga e la sanità savonese”. Dopo l’allarme lanciato dal sindaco Cangiano (che ha parlato a nome dei sindaci del territorio albenganese), anche le organizzazioni sindacali di categoria mostrano grande preoccupazione sul bando della Regione e la tempistica di assegnazione dell’appalto.
“Dalla Regione non abbiamo avuto più riscontri e certamente la situazione che si sta creando sta mettendo in allarme i dipendenti ex Gsl che ancora non sanno nulla sul loro futuro. Auspichiamo che a breve si conoscano le aziende in lizza e che si possa avere un cronoprogramma preciso sulla ripresa delle attività sanitarie nel reparto albenganese. Anche perché solo avendo certezze sull’ortopedia si potrà ragionare compiutamente sul complessivo assetto del nosocomio di Albenga” afferma Ciro Ferrentino della Cgil.
“Fare presto sì, ma a questo punto fare anche bene, ricordando che rimane ancora aperta la questione della clausola sociale, inserita nel bando sì, ma non con le garanzie adeguate per un pieno e completo riassorbimento dei lavoratori ex Gsl, al momento a casa e senza alcuna tutela”.
“Bisogna poi considerare come questo ormai lungo periodo di vuoto sta causando ripercussioni negative su tutto l’indotto sanitario, albenganese e non: sono in aumento le fughe sanitarie, così come restano irrisolte le problematiche sulla clinica di San Michele e la riabilitazione convenzionata nella struttura albenganese. Ora aspetteremo ancora qualche giorno per vedere se ci sono evoluzioni positive, altrimenti valuteremo possibili iniziative sindacali con la richiesta di incontro urgente alla Regione” conclude l’esponente sindacale.
La preoccupazione di sindaci e sindacati, da mesi impegnati in una dura lotta per salvare il reparto e tutelare l’ospedale di Albenga, sarebbe legata anche alle voci e indiscrezioni di problematiche di natura tecnica emerse nel bando e su possibili ricorsi da parte delle aziende escluse dal bando dopo la presentazione delle domande. Uno scenario che certamente non aiuterebbe la rapida ripresa dell’attività sanitaria del reparto ortopedico ingauno. E dalla Regione ancora nessuna risposta sull’apertura delle buste e i soggetti privati in gara. A questo punto, nella migliore delle ipotesi e salvo altri imprevisti, l’operatività di un nuovo soggetto della sanità privata non potrà avvenire prima di metà novembre.
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