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Pietra Ligure, il parroco di Ranzi nominato cappellano dell’ordinariato militare per l’Italia

Ricoprirà l'incarico di cappellano per la marina militare al porto di Brindisi

Don Fabio Ragusa Parroco Ranzi

Pietra Ligure. Il parroco di Ranzi, don Fabio Ragusa, lascerà presto il proprio incarico nella chiesa di San Bernardo Abate per trasferirsi a Roma.

Di recente, infatti, il don è stato nominato cappellano dell’ordinariato militare per l’Italia e per questo si trasferirà in Puglia: qui svolgerà la propria missione sacerdotale per gli uomini della marina militare di stanza all’interno del porto di Brindisi.

La nomina di Ragusa non è “casuale”. Prima di diventare sacerdote, infatti, don Fabio ha frequentato la scuola per sottoufficiali degli alpini: “Mi sono arruolato a 18 anni – spiega – A 19 ero già sergente e comandante di squadra. Sono stato ad Aosta e a Feltre. Quando però è stato il momento di firmare per il servizio permanente effettivo e diventare sergente mi sono congedato e sono entrato in seminario”.

Pur avendo un passato da militare, infatti, don Fabio ha sempre avuto l’intenzione di prendere l’abito: “Avevo questo desiderio fin da ragazzo – racconta – Non per nulla, quando ho comunicato al mio parroco l’intenzione di entrare nell’esercito, lui mi ha detto: ‘Il fascino della divisa è sempre stato un tuo chiodo fisso’. Dopo alcuni mesi negli alpini, però, ho iniziato a prendere seriamente in considerazione l’idea di diventare prete e così sono diventato sacerdote”.

Ordinato sacerdote nel 2011, don Fabio ha ricoperto per due anni l’incarico di segretario del vescovo di Albenga Mario Oliveri. Poi, quattro anni fa, è diventato parroco di Ranzi. Ora la “chiamata” a Brindisi.

“Quello del cappellano dell’ordinariato militare per l’Italia al porto di Brindisi è un incarico notevole, di alta dignità, che mi lusinga molto. Da una parte sono molto contento di iniziare questa nuova avventura, ma dall’altra c’è un po’ di tristezza per il fatto di dover partire e cambiare. Qui a Ranzi sono stato davvero molto bene, ma a Brindisi ci sono cinquemila anima senza assistenza spirituale. Come potevo rifiutare questo incarico”.

Per don Fabio la sua nomina a cappellano militare è dovuta quasi ad una sorta di “intervento dall’alto”: “Mi sono congedato dall’esercito nel 1992. Il fatto che ora sia stato chiamato a svolgere questo incarico che per certi versi mette insieme due mie scelte di vita mi fa pensare che in fondo Dio mi abbia sempre visto in questa doppia veste”.

Il fatto che Ragusa sia stato scelto dall’ordinariato militare rappresenta un “vanto” anche per la diocesi di Albenga-Imperia: “Il papa ha un occhio particolare per l’ordinariato – conferma don Fabio – e questi incarichi non vengono assegnati con leggerezza. Il fatto che un parroco della nostra curia sia stato nominato cappellano militare (e per di più in una realtà importante come Brindisi) rappresenta una svolta. Significa che, dopo tanti vicende, ci ricomincia a dare fiducia ai nostri sacerdoti”.