Posizione dura

La scuola vieta il pranzo al sacco, furia Cobas: “E chi non ha i soldi per la mensa come fa?”

I Cobas Scuola promettono battaglia: "Si peggiora ogni giorno di più, gli alunni pranzano alle 2"

mensa

Provincia. “La scuola peggiora ogni giorno di più. Ora si tende a non autorizzare il pasto preparato a casa durante l’orario mensa. Mentre a Torino il TAR ha dato ragione alle famiglie, a Milano una bambina è stata isolata dalla classe durante la mensa. E’ una questione complessa, che sta esplodendo anche in provincia di Savona, dove abbondano le famiglie con scarso reddito. Cosa succederà quest’anno?”. A porre l’accento sul problema, sulla scia delle ultime notizie a livello nazionale, è il portavoce savonese dei Cobas Scuola, Franco Xibilia.

“Per intanto, la situazione peggiora ogni giorno – denuncia – con orari ridotti, classi accorpate, precari a casa, nomine in ruolo contestate, assegnazioni provvisorie in ritardo. Le scuole sembrano porti di mare, chi arriva chi va. Disabili senza docenti specializzati, violando la legge. In questa situazione, si prepara la ripresa dell’allucinante orario dello scorso anno, ossia sei ore al
mattino di 60 minuti con uscita intorno alle 13.45. Insomma, si mangia alle 2, alla faccia dei diritti di salute degli allievi e delle allieve”.

“Ora, con redditi sempre più scarsi, cassa integrazione e disoccupazione, si vuole forse imporre, nei giorni con la mensa, se ci saranno, di dover per forza pagare il pasto senza poter optare per i tegami portati dalle mamme? – conclude Xibilia – I Cobas non ci stanno e daranno battaglia”.