Pietra L. Sono state assegnate le premiazioni dei migliori piatti, secondo una giuria selezionata, della Gastronomica, la festa culinaria che ha avuto luogo nella città di Pietra Ligure nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 settembre.
L’evento, che ha visto la partecipazione di quasi 30.000 persone, tra appassionati, turisti, food travellers e operatori del settore, è stato fortemente voluto dal Comune di Pietra Ligure e dall’Assessore al Turismo Daniele Rembado ed è stato organizzato dallo Studio Bodoni di Finale Ligure con la preziosa collaborazione del tecnico enogastronomico Federico Santamaria.
La Gastronomica ha coinvolto l’intera città e tutto il tessuto produttivo pietrese e ha proposto ricette con prodotti del territorio di elevata qualità, rispettandone i tempi, le modalità e gli armoniosi ritmi di preparazione.
La prima edizione di questa manifestazione si svolse sabato 18 agosto 1955 e oggi, come allora, l’amore per il territorio, il desiderio di far conoscere le tradizioni di questa terra e i valori autentici racchiusi nelle ricette originali, sono stati i principi portanti che hanno guidato la progettazione di questo evento.

“Con la Gastronomica ci siamo concentrati sulla riscoperta delle antiche e suggestive tradizioni della nostra terra, della storia e della cultura, consapevoli che questi valori possono essere motivo e strumento di promozione e valorizzazione del nostro meraviglioso territorio” dice l’Assessore al Turismo Daniele Rembado.
“Per ridare vita a una cucina identitaria, riscoprendone la storia unica e raccontandola attraverso i piatti, in occasione dell’evento ha preso vita il Manifesto della Gastronomica, un’alleanza tra i ristoratori e la filiera della produzione” ci spiega Monica Fresta, cofondatrice con Terry Pollero dello Studio Bodoni.
Le premiazioni, di tre su diciassette piatti cucinati dai ristoratori pietresi, si sono basate sulle schede di valutazione, consegnate al termine della serata di sabato, di tre giurati appartenenti al club Happy Hippo, fondato da Enrico Sala, gastrofilo e appassionato di cucina tradizionale. La giuria ha proceduto a una valutazione basata su tre criteri: presentazione del piatto, gusto e tradizione. Il primo premio è stato assegnato a ex aequo al “Coniglio alla ligure” cucinato dallo chef Franco Garabello del ristorante “Il vecchio cuoco” e al “Brandacujun” cucinato dallo chef Nino Iannello dell’osteria “A Ciassa Nova”.
Entrambi hanno eccelso sull’aspetto del gusto e laddove nel primo predominava l’espressione della tradizione, nel secondo quello della presentazione del piatto. Si è inoltre meritato un premio speciale per la ricerca delle materie prime, lo studio e l’aderenza ai valori del Manifesto della Gastronomica, il giovane chef Giuseppe Auricchio con la sua “Trippa alla Ligure”.
Ma qual è il traguardo del progetto sul quale si basa La Gastronomica? “L’obiettivo è quello di creare un circuito virtuoso di osterie, ristoranti, trattorie che ripropongano i piatti della tradizione ligure, seguendo la stagionalità dei prodotti. Grazie alla Gastronomica, che è stato un punto di partenza, è stata realizzata un’alleanza tra produttori e ristoratori, perché possa essere garantita un’offerta unica e rispettosa della tradizione, per la valorizzazione del tessuto agroalimentare territoriale” ci racconta Terry Pollero.
“Il Manifesto della Gastronomica si fonda su valori quali il rispetto delle ricette tradizionali, la proposta di piatti tipici del territorio, la filiera corta” continua Federico Santamaria, responsabile della segreteria tecnica. “È stato quindi creato un disciplinare che guidi questa rete virtuosa e che possa stimolare l’economia del territorio”.
“E il successo della Gastronomica ha permesso di dimostrare che, attraverso questo tipo di ricerca e di lavoro si può creare interesse autentico e promozione turistica, consapevoli che l’enogastronomia sia una risorsa per un turismo appassionato e rispettoso del territorio”.