"ghiringhirini"

Dieci “mini” cuccioli da salvare per l’Enpa: due volontarie stanno svezzando 10 ghiri

I piccoli sono stati trovati in zone boschive, ma senza i genitori: vengono allattati ogni due ore

Savona. Stavolta non si tratta né di animali domestici né di “pennuti”, ma di piccolissimi animali che vivono in campagna. I volontari dell’Enpa di Savona sono infatti alle prese con la cura e lo svezzamento di dieci piccoli di ghiro.

“Sono graziosi e simpaticissimi, anche se impegnativi perché devono essere alimentati ogni due ore compresa la notte, ma si sono subito guadagnati la simpatia dei volontari della Protezione Animali savonese che li hanno soccorsi, uno in Valbormida, un altro ad Albisola ed una nidiata di otto nel parco del Beigua” spiegano dall’associazione animalista.

“I cuccioli di ghiro, i cui genitori sono probabilmente morti, sono stati trovati ai margini di boschi e segnalati all’Enpa; due volontarie, Anna e Silvia, se li sono divisi equamente e li stanno crescendo non senza fatica ma allietate dai loro gridolini e dalla loro fattiva collaborazione quando li allattano” aggiungono dall’Enpa.

“I ghiri non sono però molto amati, soprattutto da chi se li trova in soffitta o nel sottotetto o da chi, per una tradizione culinaria non ancora abbandonata malgrado il divieto, li cattura e se ne ciba come, si narra a Genova, un insospettabile ex personaggio pubblico. Questi piccoli animaletti dalle abitudini notturne sono vivaci ed intraprendenti, cibandosi non solo di noci, nocciole, ghiande, castagne, frutta ed insetti ma anche di uova e nidiacei di uccelli; con i vegetali si crea nel nido (cavità di alberi, muri o rocce) una provvista di cibo prima di andare in letargo in autunno, per il risveglio di aprile” aggiungono dall’Enpa.

“I dieci ‘ghiringhirini’, come li chiamano i volontari, dovranno passare tutto l’inverno con noi e in primavera, raggiunto il giusto peso, saranno liberati in zone rigorosamente lontane dalle abitazioni” concludono dall’Enpa.