Provincia. La CNA di Savona unitamente alla CNA Liguria esprimono il loro “consenso e appoggio all’azione intrapresa dall’ Assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi e dalla Giunta Regionale della Liguria, tesa al riconoscimento, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) di ‘Area di crisi industriale complessa’ per Savona e la Valbormida”.
“La provincia di Savona ha pagato in questi ultimi anni un caro prezzo in termini occupazionali ed economici derivanti sia dalla crisi economica di recessione e sia dalla crisi di commesse abbattutasi sulle importanti realtà produttive quali Piaggio Aerospace e Bombardier, dalla dismissione dello stabilimento Ferrania con il suo naufragio di riconversione industriale e la situazione di blocco produttivo della centrale elettrica Tirreno Power che persiste da oltre un anno – afferma Gianni Carbone Segretario della CNA di Savona – La crisi delle suddette industrie ha colpito di conseguenza centinaia di piccole e medie imprese e dell’artigianato dell’indotto le quali a loro volta hanno dovuto ridimensionare gli organici e tante purtroppo hanno cessato l’ attività con conseguenze negative per tutto il territorio”.
La CNA di Savona e la CNA Liguria auspicano che il riconoscimento di Area di crisi industriale complessa “avvenga in tempi rapidi e certi alfine di avviare gli obbiettivi contenuti nella Legge 15 maggio 1989 n° 181 per la ripresa delle attività industriali, per la salvaguardia dei livelli occupazionali, per il sostegno dei programmi di sviluppo, per attrarre nuovi investimenti e per la riqualificazione e recupero ambientale”.