Savona. Ritorna la campagna d’informazione “Punto nel Vivo”, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti (www.federasmaeallergie.org) e realizzata con il contributo incondizionato di ALK-Abellò (www.alk-abello.it).
L’iniziativa, partita nella seconda metà di maggio e attiva fino a ottobre inoltrato, ha l’obiettivo di far conoscere agli italiani, regione per regione, l’esistenza e le caratteristiche delle reazioni allergiche da punture di imenotteri, oltre alle terapie con cui trattarle. Una famiglia che comprende oltre 100.000 specie d’insetti, tra i quali, i più noti e comuni sono, le api, le vespe e i calabroni.
In Liguria hanno aderito i centri allergologici di Genova e Savona e i Pronto Soccorso afferenti. In queste strutture il pubblico potrà trovare il materiale informativo della campagna.
“La nostra Associazione ritiene importante informare la popolazione sulle reazioni allergiche al veleno da punture di imenotteri – dichiara Massimo Alfieri, Presidente dell’Associazione Ligure Allergici (ALA) – Anche nella nostra Regione la campagna di informazione Punto nel Vivo su questa allergia è sostenuta dai principali esperti allergologi e rappresenta una grande occasione per accendere un riflettore su un tema di grande attualità. La nostra speranza è che la distribuzione del materiale informativo della campagna nei centri di allergologia e nei Pronto Soccorso, insieme alle informazioni fornite costantemente dalla pagina Facebook di Punto nel Vivo, permettano alle persone di distinguere le reazioni normali da quelle allergiche, e spingerle, seguendo i consigli degli esperti, per prima cosa a rivolgersi allo specialista allergologo per una corretta e tempestiva diagnosi”.
“Attenzione al calabrone killer, pericoloso per uomo, api e biodiversità. Dagli esperti arriva la conferma, che, con tutta probabilità, aumenterà nella nostra penisola la diffusione della Vespa Velutina, conosciuta al secolo con il minaccioso nome di ‘Calabrone Killer’, la vespa ha iniziato a procurare allarme dalla scorsa estate per il suo passaggio dalla Francia alle regioni del Nord Ovest, come Piemonte e Liguria. Arrivata in Italia dalla Cina, via Francia nel 2012, è classificata come specie ‘aliena’ e in pratica non ha nemici naturali, con l’esito che l’unico in grado di fermarne l’avanzata sembrerebbe proprio essere l’uomo” spiegano gli esperti.
“Il calabrone killer può essere confuso con il nostro calabrone comune ma ha delle sostanziali differenze. È più piccolo, è lungo circa 3 cm contro i 4 cm del calabrone e ha colori diversi visto che presenta le zampe di due colori nero e giallo e le antenne nere. L’allarme per l’arrivo di questo calabrone alieno è arrivato per primo dal mondo degli apicoltori poiché gran parte della dieta delle sue larve è a base di api. Inoltre, essendo l’ape uno dei principali insetti impollinatori, il danno non è circoscritto solo al settore dell’apicoltura ma, più in generale, predando le api, rappresenta una minaccia sia alla biodiversità vegetale sia alla produzione delle colture agricole la cui impollinazione si basa sull’azione delle api. Infine, non è da sottovalutare il pericolo per la salute pubblica. Si tratta infatti, secondo gli esperti, di una specie aggressiva che può infliggere punture pericolose e potenzialmente letali per l’uomo” concludono i promotori della campagna “Punto nel Vivo”.
Nel corso della loro vita, 9 italiani su dieci vengono punti da un’ape, vespa o calabrone e fino all’8% di questi può sviluppare una reazione allergica, spesso senza sapere quali possano essere le conseguenze: reazioni locali importanti, con pomfi in sede di puntura superiori al diametro del palmo della mano, casi più rari di shock anafilattico fino all’evento eccezionale del decesso (non meno di 10 casi all’anno accertati in Italia).
Secondo gli esperti è importante ribadire come, secondo i dati, le persone che registrano il maggior numero di reazioni allergiche da veleno di imenotteri sono in primis gli apicultori che con tutta evidenza hanno un rischio, classificabile come professionale, che li porta a registrare fino al 32%[1] delle reazioni sistemiche. Mentre un discorso diverso va fatto per gli anziani che diventano allergici agli imenotteri, il cui problema consiste nel rischio di sviluppare reazioni più gravi nella fragilità, dovuta nella maggioranza dei casi alla presenza di patologie concomitanti, con particolare riferimento alle malattie cardiovascolari.
Per maggiori informazioni sulle iniziative della campagna e sui centri allergologici di riferimento è possibile consultare: www.facebook.com/puntonelvivo; www.associazioneligureallergici.it e www.federasmaeallergie.org.
