Faccia a faccia

Crisi Bombardier, fissato un vertice sindacati e azienda

Il prossimo 12 luglio nella sede di Confindustria si parlerà del futuro dello stabilimento vadese

Bombardier e Tirreno Power in sciopero

Vado L. Martedì 12 luglio sarà una data “calda” per la Bombardier di Vado Ligure. In Confindustria a Savona è stato infatti fissato un incontro tra sindacati e azienda.

A confermarlo è il segretario della generale della Fiom Cgil di Savona Andrea Pasa che spiega: “Lo stabilimento di Vado ligure nasce nel 1905, produttore del primo locomotore elettrico in Italia, il ‘Gigante dei Giovi’. Il sito nasce per essere costruttore e manutentore di materiale rotabile, è stato ed è tutt’oggi la colonna portante per il trasporto ferroviario nazionale, distinguendosi per buona qualità, tempi di consegna dei prodotti e affidabilità (vedasi la flotta di locomotive E464 che tutt’oggi sorregge l’intero trasporto regionale italiano, essendo la flotta circolante più grossa e affidabile di tutta Europa). Nel 1996 è stata festeggiata la locomotiva numero 1000, ciò vuol dire che in 20 anni i lavoratori di Vado ligure sono stati in grado di trasformare la capacità produttiva del sito in base alla forte richiesta del mercato”.

“Nel 2001 entra a far parte del Gruppo Bombardier, seconda multinazionale nell’ambito ferroviario a livello mondiale. Oltre al trasporto Regionale, Bombardier Vado Ligure si vanta anche per aver partecipato alla produzione e alla progettazione della propulsione e del controllo del sistema di trazione e convertitore (mente, cuore, cervello del treno) dell’attuale treno ad Alta velocità, V300 Zefiro, per Trenitalia denominato Frecciarossa 1000 insieme ad Ansaldo Breda (l’attuale HITACHI RAIL) per numero 50 treni a potenza distribuita per alta velocità, ordinati nel 2010 da Trenitalia commessa vinta dal consorzio Bombardier-Hitachi Rail/AnsaldoBreda di cui 27 treni consegnati ad oggi. Dal 2001 al 2015 il sito di Vado Ligure ha prodotto in termini economici verso il Gruppo oltre 450 milioni di euro di utili, frutto del lavoro e delle conoscenze dei lavoratori di Vado Ligure. Senza una sollecita e netta decisione da parte dei vertici Bombardier finalizzata allo spostamento di attività dalla Germania a Vado Ligure, il sito Savonese verrebbe messo seriamente in difficoltà e sarebbero ridotte al minimo le possibilità di garantire l’effettiva esistenza del sito stesso” ribadisce Pasa.

Proprio per questo nella giornata di giovedì 30 giugno la Rsu dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure ha inviato una lettera di sollecito al management del Gruppo Bombardier, con l’obbiettivo di incontrare al più presto i vertici aziendali europei: “Il motivo di tale richiesta sta nell’accordo, ad oggi disatteso, risalente il 3 marzo 2016, in cui il gruppo si impegnava a trasferire un carico di lavoro di numero 15 locomotive Traxx per i clienti Metrans e Akiem, oltre a prevedere la produzione a Vado Ligure di ulteriori 50 locomotive TRAXX se aggiudicate attraverso la partecipazione di una nuova gara, ad eccezione che per le locomotive Ac3 la cui produzione era in fase di definizione. E’ molto grave ciò che sta succedendo in Bombardier, per il semplice motivo che passa il messaggio che anche quando si firmano degli accordi, questi non vengono rispettati. In 12 anni di mia esperienza in Fiom Cgil, ho firmato centinaia di accordi condividendoli con i lavoratori e nessuno di questi è mai stato messo in discussione da parte dei lavoratori o da chi li rappresenta, contrariamente alle imprese e da chi le rappresenta” aggiunge il segretario generale della Fiom Cgil di Savona.

Questo scenario e le mancate decisioni del Gruppo di “spostare” attività nello stabilimento di Vado ligure va nella direzione opposta da quella concordata nel 2015 e nel 2016 che aveva portato alla firma dell’accordo di programma tra Regione Liguria, organizzazioni sindacali e la stessa Bombardier con l’obbiettivo di garantire continuità produttiva e preservare l’esistenza del sito stesso. Nel frattempo la rsu unitamente alle segreterie provinciali hanno insieme ai lavoratori proclamato lo stato di agitazione e un pacchetto di iniziative di sciopero da mettere in campo nei prossimi giorni, auspicando finalmente in una risposta e convocazione da parte dei vertici del Gruppo.

“Ora è necessario che le attività legate alla produzione delle locomotive Traxx arrivino al più presto a Vado Ligure per scongiurare mesi di fermo produttivo che potrebbero davvero mettere in ginocchio lo stabilimento e in difficoltà centinaia di lavoratori fino alla messa in discussione dell’intero stabilimento. Lavoratori che in questi anni hanno dimostrato attaccamento all’azienda e hanno riposto nella gara dei treni regionali molte delle loro speranze mettendo in campo numerosi strumenti finalizzati a rendere il sito e quindi l’azienda più competitiva: finanziamenti pubblici di circa 6,5 milioni di euro con accordo del 2015 grazie alla precedente amministrazione regionale, maggiore flessibilità, riduzione di vari elementi economici di secondo livello e molti mesi di cassa integrazione” aggiunge Pasa.

Per la giornata di martedì 12 luglio, alle ore 14, è previsto un incontro tra Organizzazioni Sindacali e Azienda (manager locali) presso la sede di Confindustria a Savona, per un esame dei carichi di lavoro e la verifica di quali ammortizzatori sociali si potranno mettere in campo. “Nello stabilimento Bombardier di Vado Ligure, hanno lavorato nel corso di un secolo migliaia di persone tramandando di generazione in generazione conoscenze e saperi; vorremmo maturare rapporti coerenti con la preziosità delle attività che si svolgono in questo stabilimento per fare la differenza, come è stato sempre nella tradizione, nel rispetto delle persone che lavorano e sono una parte importante dell’industria del Paese” conclude Pasa.

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