Vado Ligure. Restano gravi le condizioni di A.E.M., l’operaio di 35 anni, di origine ecuadoriana, ma residente all’ombra della Lanterna, precipitato ieri dal tetto di una palazzina a Portovado. Il manovale sudamericano viene tenuto sotto stretta osservazione dall’équipe del dottor Barabino nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Gravi i traumi che l’operaio si è procurato dopo la drammatica caduta mentre era impegnato in alcuni interventi di bonifica dell’amianto dal tetto dello stabile. Ha riportato numerose fratture scomposte e un forte trauma cranico.
Tra le ipotesi al vaglio degli ispettori dell’Asl quella che a causare la caduta sia stato il cedimento del ponteggio che poi ha sbalzato l’uomo, a seguito della rottura di un lucernaio, nella tromba delle scale. L’intera area di cantiere è stata sequestrata su disposizione della Procura proprio per consentire le necessarie indagini. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta e quindi resta da valutare attentamente se siano state rispettate tutte le norme in materia di sicurezza sul lavoro e per l’assetto ottimale del cantiere. Naturalmente sarà anche accertata la natura del contratto di lavoro in essere alle cui condizioni lavorava il trentacinquenne.
L’incidente di Vado ricorda quello che qualche mese fa si era verificato nel quartiere savonese di Zinola dove era rimasto ferito, dopo il crollo del ponteggio, un operaio egiziano.




