Il dono inaspettato

Operaio licenziato a Natale per crisi dopo 30 anni di lavoro: “Pronto a ricominciare da capo”

"Mio figlio più grande, preoccupato, mi ha chiesto: Papà come facciamo adesso?"

casco operaio

Savona. Chiude il cantiere e l’impresa lo licenzia alla vigilia di Natale. Sotto l’albero un quarantenne savonese, Davide Tripodi, ha trovato una notizia amara: la ditta di costruzioni per la quale lavorava da quattro anni, lo ha licenziato per “giustificato motivo oggettivo”.

Una lettera di nove righe più i saluti certamente non scaldano il cuore di un operaio che ha ben poco da festeggiare. Sposato e con due figli a carico di 9 e 5 anni, dice di essere precario da una vita. Prima di fare questo mestiere è stato anche un vigile del fuoco volontario. Un lavoro che gli piaceva molto e che sperava potesse dargli uno sbocco per il futuro. Poi è arrivata l’assunzione per due aziende diverse e un incarico di coordinatore nella manutenzione di alcuni interventi per l’Asl savonese.

E ora la doccia fredda proprio alla vigilia di Natale:  “Con la presente Le comunichiamo la nostra intenzione di risolvere il rapporto di lavoro per giustificato motivo oggettivo a far data dal 24 dicembre 2015 sulla base delle segue ragioni: perdurare della crisi che ha colpito il settore edile ed in particolare la nostra ditta con la chiusura del cantiere per i lavori di manutenzione dell’ospedale San Paolo di Savona e presidi dell’ambito 4° distretto savonese dell’Asl2. Le confermiamo altresì l’impossibilità oggettiva di collocarla proficuamente nell’ambito aziendale in differenti mansioni e/o in altri cantieri. Dal giorno 24 dicembre inizierà a decorrere il periodo di preavviso così come previsto dal vigente CCNL dell’edilizia industria il quale terminerà il giorno 31 dicembre 2015″, si legge nella lettera di fine rapporto.  

lettera licenziamento

Tanto l’amaro in bocca per l’operaio savonese che ovviamente fatica a digerire un provvedimento di licenziamento che mai avrebbe voluto ricevere proprio sotto le feste di Natale. “Oggi a 45 anni, per la la prima volta dopo 30 anni di lavoro – dice  –  ho ricevuto la letterina di Babbo Natale. Preavviso di licenziamento con decorrenza 24 dicembre. Mio figlio più grande, preoccupato, mi ha chiesto: “Papà come facciamo adesso?”. Ho risposto: “Mi rimboccherò le maniche e ricomincerò da capo. Ho la patente B, mi va bene qualunque tipo di lavoro. Mi posso adattare”. 

In un momento così difficile Davide chiede un aiuto per sé ma soprattutto per la famiglia e i figli piccoli da mantenere. Chissà che a Natale non arrivi anche qualche bella notizia per lui: basterebbe qualcuno disposto ad aiutarlo e ad offrirgli un lavoro qualsiasi per farlo tornare a sorridere. E’ un momento difficile, ma un miracolo potrebbe sempre succedere.