Loano. Sarà presentato giovedì sera alle 20.30 con un primo incontro con i titolari delle attività commerciali che si terrà nella sala consiliare di Palazzo Doria il nuovo sistema di raccolta differenziata di Loano che prenderà il via il prossimo anno.
Il vecchio sistema di prossimità ad isole ecologiche sarà sostituito da un sistema “ibrido”, con la prossimità per il centro storico e il porta a porta per il resto della città. L’appalto avrà una durata di cinque anni e ammonta a oltre 13 milioni di euro. Le utenze che andranno incontro a questa radicale rivoluzione sono circa 13 mila, a cui vanno aggiunte le centinaia di utenze non domestiche costituite da attività commerciali, locali di intrattenimento, cinema, scuole, cimiteri e strutture ricettive.
I rifiuti saranno suddivisi in indifferenziata, organico, cartone e carta, plastica e metallo, vetro. La città sarà suddivisa in due zone: il “centro” comprenderà la porzione di territorio racchiusa tra viale Libia, via alla Chiesa, Campo Cadorna, via Roma, via Stella, via Garibaldi, piazza Massena e la porzione di via Cesarea tra via Roma e corso Europa; la zona esterna comprende il resto del paese.
In centro i rifiuti differenziati verranno conferiti alla vecchia maniera in otto isole ecologiche dotate di accesso controllato per le frazioni Rsu ed organico e saranno tenute d’occhio da telecamere di video-sorveglianza che saranno collegato al sistema a circuito chiuso già attivo su tutto il territorio.
L’immondizia suddivisa in frazioni sarà raccolta in contenitori dotati di un transponder e contenenti tutti un codice identificativo unico per ciascun utente.
Nonostante la grande quantità di informazioni già disponibili, il movimento dei “Cittadini Attivi Loanesi” ha ancora qualche dubbio in merito al nuovo sistema e pertanto, appena possibile, ha intenzione di rivolgere alcune domande ad amministrazione e ditta appaltatrice.
“Innanzitutto – osservano i Cittadini Attivi – vorremmo capire come mai il porta a porta sia stato attivato così in ritardo, visto che se ne parlava dallo scorso anno. Inoltre, vorremmo sapere in quale modo la cittadinanza verrà informata delle modalità di svolgimento del nuovo servizio, se sono previsti incontri, se verranno allestiti banchetti in piazza e se, una volta attivo il nuovo sistema, per quanto tempo resterà aperto il punto informativo”.
Altri dubbi riguardano i sistemi di controllo del rifiuto: “Vorremmo sapere – si chiedono e chiedono alla ditta appaltatrice – in quale modo verrà contrastata la possibile migrazione del rifiuto dalla zona del centro a quella esterna e verso gli altri paesi. Inoltre, vorremmo capire come funziona il transponder sui contenitori (e quando questi verranno distribuiti) e come verrà stabilita la quantità di indifferenziato che produce il singolo cittadino se il suo sacco non viene né pesato né contraddistinto da un apposito chip”.
In quest’ottica, i “Cittadini Attivi” si chiedono anche “a chi finiscono i contributi del Conai e come amministrazione e ditta pensano di poter abbassare la tariffa Tari nel corso del tempo, se è prevista una tariffazione puntuale per premiare i cittadini più virtuosi”.
L’obiettivo generale è toccare il prima possibile la quota di differenziata prevista dalla legge, che nel 2012 era del 65 per cento: “Vorremmo conoscere gli obiettivi scalari del nuovo servizio e soprattutto dove vanno a finire le frazioni differenziate: chi realizza l’effettivo riciclo?”

Qualche anno fa, il movimento aveva sottoposto all’amministrazione del sindaco Luigi Pignocca il progetto per la realizzazione di un centro per il compostaggio di comunità presso il quale si potessero smaltire i rifiuti organici e produrre compost da rivendere agli agricoltori. Per diversi motivi, il Comune ha ritenuto di non poter tenere in considerazione la proposta, ma ora i “Cittadini Attivi” si chiedono “come ed in che modo verrà favorito il compostaggio domestico” e se la ditta è “interessata a valutare il nostro progetto”.
Tutte queste iniziative, ovviamente, hanno l’obiettivo di ridurre il più possibile la quantità di rifiuti indifferenziati che ancora viene conferita in discarica in quanto non rientrante in alcun ciclo di recupero dei materiali: “Per questo – si chiedono in ultimo i Cittadini Attivi – vorremmo capire se l’amministrazione comunale ha intenzione di porsi l’obiettivo dei ‘Rifiuti Zero’”, cioè la strategia di gestione dei rifiuti che considera i rifiuti non scarti ma risorse da riutilizzare come materie prime “seconde” realizzando un’economia circolare.