Provincia. La notte di San Silvestro rappresenta sempre un momento di grande difficoltà per gli animali, che si spaventano a morte per i botti in particolare per via della loro soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile di quella umana.
Per questo motivo, la Lega Nazionale per la difesa del Cane lancia un appello “a tutte le persone sensibili e civili affinché non utilizzino i botti e convincano anche i propri familiari, amici e conoscenti a non farlo, in modo da evitare tanti incidenti, anche mortali”.
“A causa dello scoppio dei botti – ricordano dalla Lega Nazionale – gli animali sono preda di vero e proprio panico che li porta a perdere l’orientamento e li espone al rischio di smarrimento o di essere investiti dalle automobili. Ogni anno ci sono tantissime segnalazioni di cani smarriti a seguito della notte di Capodanno e numerosissimi ingressi nei canili, senza contare i cani e i gatti investiti dalle automobili, oltre, purtroppo, agli animali di ogni specie morti in seguito alla fuga dovuta al terrore scatenato dalle esplosioni”.
Durante la notte di San Silvestro, quindi, è importante che chi possiede un animale segua alcuni accorgimenti e prenda tutte le precauzioni necessarie affinché il Capodanno, anziché una festa, non diventi un evento angosciante per i loro amici e compagni.
“Non lasciate i vostri quattro zampe da soli ad affrontare le loro paure e soprattutto evitate di lasciarli all’aperto – ricordano gli animalisti – E’ importante custodirli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia. Un’altra regola fondamentale, ma che vale in realtà tutto l’anno, è di dotarli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito) e se l’animale malauguratamente scompare presentate subito una denuncia di smarrimento alla polizia municipale o alla Asl”.
I botti possono causare negli animali diversi stati d’animo: dal semplice disorientamento alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione. Ecco alcuni segnali o comportamenti che il vostro animale potrebbe avere in questa situazione: urinazione o deposizione di feci, incontrollate; fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato (il gesto può ripetersi quando, arrivato in un nuovo posto, non avrà una nozione precisa di dove si trova, con il rischio di perdere del tutto l’orientamento e di non riuscire a ritrovare la via di casa); mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga; sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (si tratta di una reazione molto pericolosa)”.

E ancora: abbaiare, ululare, guaire ruotare vorticosamente su se stesso (anche questa reazione è provocata dall’incapacità di individuare la giusta direzione da seguire per allontanarsi dal pericolo avvertito); mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate vicinanze, è un semplice riflesso sostitutivo; scarico della tensione in modo incontrollato; nascondersi in luoghi angusti; cercare morbosamente protezione dal padrone; non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non fidarsi più di nessuno.
Se il cane sta all’aperto occorre prendere alcune precauzioni: sistemarlo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare (attenzione ad eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse comunque una fuga); non tenerlo legato alla catena, perché potrebbe ferirsi seriamente con gravissime conseguenze; non lasciarlo sul balcone perché potrebbe tentare di gettarsi nel vuoto; se vive in un box esterno, verificare che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione; durante i botti, se possibile, andare da lui e cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non proteggerlo o confortarlo e soprattutto non dar peso alle sue ansie (in questi casi è molto più efficace una vera e propria ‘pratica dell’allegria’: se il cane vede che il proprietario non si agita, si sentirà più tranquillo; è buona cosa lasciare qualche boccone appetibile quando ci si deve allontanare: un cane spaventato non mangerebbe mai, ma la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato.

Se il cane resta a casa da solo, invece, è opportuno: lasciare le luci accese; lasciare le porte aperte; lasciare almeno due stanze a disposizione; il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile; non lasciare oggetti che lo possano ferire; inibire i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci; lasciare liberi i soliti nascondigli; lasciare a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare; lasciare la ciotola dell’acqua (anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve); cercare di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o Tv.
Se si resta in casa con il cane, invece, è bene mettere in atto altre precauzioni: informare gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te il controllo della situazione; istruire i bambini presenti: non devono correre o eccitarlo inutilmente, meglio se lo ignorano; lasciare le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile; inibire i nascondigli troppo angusti per evitare che si ferisca per entrarci e lascia liberi i suoi soliti nascondigli; se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza, deve farlo di sua iniziativa: al massimo raggiungilo e cerca di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo (se lo si vuole farlo uscire, è meglio chiamarlo come si fa di solito; se non ubbidisce significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano da te: in questo caso non occorre insistere, uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato).

E ancora: non controllarlo, non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia rivolto solo a lui ad ogni botto, quindi bisogna tenere un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto; se dovesse urinare o defecare, non bisogna dare peso e pulire senza farlo sentire in colpa; non costringerlo a stare accanto a noi e lascialo spaziare, deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante; se cerca il contatto, accettarlo ma non favorirlo; se abbaia, ulula o guaisce, distrarlo; se tenta di mordere o di distruggere oggetti, distrailo; non tenere radio o televisione con volume molto alto; attenzione ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga; cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non proteggerlo o confortarlo e soprattutto non dar peso alle sue ansie.
Quest’elenco non rappresenta delle regole ferree da rispettare rigidamente ma semplicemente dei consigli per ricordare a tutti quali sono gli atteggiamenti e gli accorgimenti migliori da adottare, con responsabilità e buon senso, per fare del Capodanno una festa anche per i nostri animali.