Sanità

Turni notturni di 11 ore per gli infermieri, i sindacati: “Situazione limite, manca personale”

Riorganizzazione da definire entro il 25 novembre: si spera in una proroga nazionale

infermieri

Provincia. Turni notturni di 11 ore per gli infermieri: questa una delle soluzioni prospettate oggi ai sindacati per riuscire ad ottemperare, a partire dal 25 novembre, alla normativa dell’Unione Europea sul giusto orario di lavoro nella sanità. Due i paletti, il rispetto delle 11 ore di riposo consecutive ogni 24 e un tetto massimo di ore settimanali pari a 48, che fanno a pugni con la carenza di personale che ormai da tempo affligge l’Asl 2: da qui l’obbligo di fare i salti mortali, rivedendo completamente sia la struttura dei turni che quella delle reperibilità.

Quel turno di 11 ore lungo tutta la notte, spiega però Ciro Ferrentino di Cgil, porta con sé tutta una serie di problemi, sia organizzativi che legati al carico di lavoro. “Nell’incontro di oggi con la dirigenza Asl e la Regione abbiamo manifestato il nostro disagio, sia per le difficoltà che questo nuovo orario porterebbe, ad esempio nel cambio turno delle 8 del mattino, sia perché molti infermieri ormai fanno più ore dell’orologio, e la nuova reperibilità, spezzata in 12 ore anziché le vecchie 24, rischia di aumentare ancora il carico di lavoro”.

Un malessere diffuso in tutta la Regione: “La trattativa sull’orario ci riguarda tutti – chiarisce Ferrentino – perché gli stessi nostri problemi li hanno un po’ tutte le Asl liguri. Servirà quindi una soluzione comune. L’unica vera soluzione sarebbe in realtà aumentare il personale: lo stesso Neirotti ha concordato con noi che siamo arrivati ormai al limite”.

Domani o dopodomani è previsto un nuovo incontro, questa volta tra Regione e dirigenti medici, per cercare di recepire per quanto possibile le obiezioni ricevute oggi ed elaborare un piano definitivo, in tempo per la scadenza del 25 novembre. La speranza, spiega Ferrentino, “è quella di una deroga a livello nazionale che permetta di rimandare questa scadenza: ma in assenza di questa deroga è necessario organizzarsi e prepararsi”. I sindacati inoltre annunciano la loro intenzione di indire un’assemblea con i lavoratori, “per spiegare cosa sta accadendo non solo in termini di orario ma anche per quanto riguarda la trattativa sui fondi”.

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