Incontro

Borghetto: Comune, commercianti e cittadini si confrontano su rifiuti e tasse

Nei giorni scorsi commercianti, artigiani, balneari, titolari di strutture ricettive e attività industriali hanno chiesto un incontro all'amministrazione

comune borghetto

Borghetto Santo Spirito. E’ stato un faccia a faccia “caldo” ma costruttivo quello che si è tenuto questa mattina nella sala consiliare “Stefania Maritano” di Borghetto tra la giunta del sindaco Gianni Gandolfo e una trentina tra commercianti, artigiani, balneari, titolari di strutture ricettive e attività industriali che la scorsa settimana hanno chiesto all’amministrazione un incontro per potersi confrontare circa “l’aumento della cartella dei rifiuti e la gestione della raccolta che si ritiene al di fuori di ogni logica di mercato”.

Diversi i problemi sul tavolo: dalla qualità del servizio di raccolta dei rifiuti gestito dalla partecipata di Ata (subentrata allo stesso Comune dal primo gennaio scorso) allo spazzamento delle strade, alla pulizia dei tombini alle cifre della Tari, lievitata di diversi punti percentuale a causa dell’attivazione della nuova metodologia di raccolta di prossimità spinta.

“Dall’incontro – spiega il sindaco Gianni Gandolfo – sono emerse criticità soprattutto per quanto riguarda lo spazzamento delle strade di alcune zone del paese. Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, in generale è stato notato che i bidoni vengono svuotati regolarmente quindi il servizio è risultato essere piuttosto soddisfacente”.

Le perplessità hanno riguardato soprattutto le cartelle della Tari, la tassa sui rifiuti. L’aumento dell’aliquota era stato annunciato da Gabriele Cagnino in occasione della presentazione della discussione relativa al bilancio di previsione 2015 avvenuta a metà luglio: rispetto all’anno scorso, la quota è aumentata del 26.4 per cento a causa dell’introduzione del nuovo servizio di raccolta differenziata: “Rispetto alla Tarsu – aveva precisato Cagnino – il calcolo viene effettuato sul tipo di utenza, domestica o commerciale (e in seconda battuta anche in base al tipo di attività, dato che ciascun settore merceologico produce rifiuti diversi) e sul numero di persone che compongono il nucleo famigliare. Questo aumento del 26.4 per cento ci permetterà di non aumentare i costi negli anni futuri grazie al raggiungimento del 65 per cento di differenziata con i costi attuali”.

“Prima dell’attivazione del servizio – spiega oggi il primo cittadino borghettino – qualcuno aveva detto che il costo sarebbe lievitato oltre il 30 per cento. Noi avevamo precisato che invece non sarebbe andato oltre questa soglia, in quanto dovevamo coprire la differenza di costi di circa 400 mila euro (quando era gestito dal Comune, il servizio costava un milione e 400 mila euro; ora costa un milione e 800 mila euro). E’ chiaro che una cifra di questo genere ‘spalmata’ sulle cartelle di tutti i cittadini risulta ben visibile. Ma è un rincaro che era già stato comunicato, quindi commercianti e cittadini erano informati”.

Gli attuali maggiori costi saranno “ammortizzati” e compensati col tempo: “La Tari non è una tassa, ma una tariffa, quindi va a coprire interamente i costi del servizio. Meno spazzatura si produce, meno si paga. La minore quantità di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica ci permetterà di ridurre i costi. Finora siamo riusciti a conferire mille e 700 tonnellate in meno rispetto allo scorso anno. Considerando che conferire una tonnellata costa 140 euro, è facile capire quale sia stato il risparmio fino ad ora. Il prossimo anno, quindi, le aliquote della Tari partiranno da una cifra più bassa rispetto a quelle di quest’anno, anno in cui, tra l’altro, abbiamo avuti costi aggiuntivi dovuti all’attivazione del servizio. La base di partenza delle aliquote del 2016, quindi, sarà inferiore rispetto a quella del ”.

Circa la qualità della raccolta, il sindaco aggiunge: “Il servizio è perfettibile. L’esperienza di quest’anno ci ha permesso di individuare le criticità e i correttivi. Ai primi di novembre incontreremo i vertici di Ata e insieme stileremo un bilancio dei primi 10 mesi di servizio e vedremo dove andare a correggere il tiro”.

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