Loano. Un semplice contrattempo tecnico che non complicherà il percorso iniziato qualche mese fa ma che per certi versi è “simbolico” di quanto accaduto finora.
Ieri sera il consiglio comunale di Loano ha discusso e votato la modifica allo statuto dell’Unione dei Comuni “Riviera delle Palme e degli Ulivi” che autorizza i paesi membri (cioè la stessa Loano, Borghetto, Boissano, Toirano, Balestrino, Pietra, Borgio, Tovo, Magliolo e Giustenice) a recedere dal consorzio prima del termine minimo dei tre anni previsto dalla precedente versione dello stesso documento.
Per far passare la pratica era necessaria la maggioranza qualificata, quindi il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri dei quali è composto il parlamentino locale. Tuttavia, al momento della votazione erano assenti il vice sindaco Remo Zaccaria, l’assessore Luca Lettieri, il consigliere di minoranza Lorenzo Gotti.
La pratica è stata votata favorevolmente dall’intera maggioranza presente (i consiglieri Giovanni Battista Cepollina, Agostino Delfino, Francesca Galati ed Enrica Rocca, gli assessori Vittorio Burastero, Ino Tassara e Mauro Averame, il presidente del consiglio Piero Oilva e il sindaco Luigi Pignocca), mentre i quattro consiglieri di opposizione presenti (Dino Sandre, Betti Garassini, Giulia Tassara e Roberto Franco) si sono astenuti.
Tali numeri, però, non sono stati sufficienti a far passare la pratica, che così non ha ottenuto il placet del consiglio.
Un evento simile si era verificato a Borghetto, dove la minoranza consigliare, composta da quattro membri, per ben due volte ha bloccato l’approvazione del documento. L’emendamento è passato alla terza votazione, che non richiedeva più la maggioranza qualificata ma quella assoluta, cioè il voto favorevole della metà più uno dei consiglieri presenti.
Ciò succederà anche a Loano in occasione del prossimo consiglio comunale: se anche in quel caso i due terzi dei consiglieri non voteranno a favore si andrà alla terza votazione.
Una volta che tutti i Comuni soci avranno ratificato l’emendamento, il presidente dell’Unione Luigi Pignocca convocherà un consiglio del sodalizio e ufficializzerà lo scioglimento del consorzio. Nel quale resteranno soltanto Loano, Toirano e Boissano.
Pignocca, che ha sempre creduto fortemente nel progetto ed era stato tra i primi e più convinti sostenitori, aveva chiesto e ottenuto dai suoi colleghi di essere l’ultimo a discutere la pratica.