Vado Ligure. Tirreno Power, nel corso di un incontro che si è svolto stamane in Prefettura, ha ribadito di aver presentato i ricorsi contro le prescrizioni Aia, ma non intende muoversi fino a quando questi non saranno esaminati. La crisi di Tirreno Power e la mancanza di risposte da parte del Governo fanno di nuovo salire la tensione tra i lavoratori, con la procedura di conciliazione in sede prefettizia che non ha dato esito positivo e pertanto permane lo stato di agitazione.
Davanti al Prefetto inoltre è stata messa sul tavolo anche la questione del premio di 90 mila euro complessivi che l’azienda ha distribuito ad un gruppo di dirigenti e funzionari per il raggiungimento degli obiettivi per la ristrutturazione del debito. Tutto questo mentre gli operai da più di un anno sono in cassa integrazione (a Vado Ligure sono 250 quelli diretti).
Su questo aspetto è arrivata la precisazione dell’azienda, che ha sottolineato come siano state date gratifiche ad personam a 20 tra impiegati e quadri, attualmente in contratto di solidarietà, mentre nessun dirigente ha ricevuto gratifica o premio di risultato.
Ora, il prossimo 14 aprile i sindacati incontreranno di nuovo l’azienda ed hanno chiesto di incontrare anche il nuovo direttore generale, Andrea De Vito (che assumerà formalmente il nuovo incarico ai primi di maggio) per tentare di dare una svolta, senza però abbandonare la strada del confronto con la Presidenza del Consiglio.
Nel frattempo continua il trasferimento del carbone dalla centrale a Monfalcone autorizzato da Ispra con i camion che da Vado Ligure raggiungono Genova per poi iniziare il viaggio via mare verso Trieste.